Nasce il ponte al silicone

Nasce il ponte al silicone Le sue strutture elastiche si irrigidiscono in caso di urto improvviso Nasce il ponte al silicone Potrà resistere meglio ai terremoti LONDRA. Il terremoto che ha colpito San Francisco un paio di settimane fa è servito anche a rendere attuale un problema spésso trascurate. Come fare in modo che le grandi opere di ingegneria, ad esempio i ponti o i viadotti, resistano a sollecitazioni improvvise: ad esempio' un terremoto o un flusso di traffico automobilistico particolarmente intenso? Una società inglese, la Colebrand, ha messo in commercio un prodotto per rafforzare i ponti che si basa su una pasta al silicone. La sostanza, sviluppata per i programmi spaziali americani, viene anche utilizzata nei giocattoli per bambini. Dato che i ponti sono costruiti in cemento ed acciaio hanno bisogno dello spazio per espandersi o restringersi a seconda della temperatura atmosferica. Per consentire questa elasticità la maggior parte dei ponti non sono attaccati rigidamente a tutti i piloni portanti su cui si appoggiano. Ma quando il ponte è sottoposto ad uno sforzo improvviso i piloni senza un collegamento rigido non offrono lo stesso sostegno di quelli fissati stabilmente. A questo inconveniente tenta di porre rimedio l'invenzione della Colebrand. L'unità di trasmissione degli shock strutturali, in breve Stu, si basa su un concetto molto semplice. Lo Stu è una barretta di trasmissione metallica contenuta in un cilindro d'acciaio. Lo spazio vuoto tra i due elementi è riempito con pasta di silicone e lo Stu viene inserito tra la cima del pilone e il ponte. La pasta di silicone si deforma quando la pressione viene applicata lentamente, ma diventa rigida se c'è un impatto improvviso. E' questa caratteristica che l'ha resa popolare anche tra i bambini, che la utilizzano come una sorta di plastilina. Quando il ponte si espande o si restringe la pasta di silicone permette alle bacchette di metallo di muoversi lentamente, ma se c'è un brusco cambiamento di pressione sulle strutture la sostanza si irrigidisce e lo Stu aiuta il ponte a resistere allo sforzo. Il nuovo prodotto può essere utilizzato sia nella costruzione di nuovi ponti sia per rafforzare quelli già esistenti, che sono sottoposti ad uno sforzo sempre maggiore per i volumi di traffico crescenti. A Londra è già in corso un primo esperimento: si stanno inserendo quattordici Stu in una linea ferroviaria sospesa, che potrà così sostenere i treni che la percorreranno l'anno prossimo e che saranno più lunghi e più pesanti di quelli attuali. Della Bradshaw Copyright «Financial Times» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Bradshaw

Luoghi citati: Italia, Londra, San Francisco