L'arbitro dell'Ambroveneto

L'arbitro dell'Ambroveneto Il governatore non esclude la possibilità di fare da mediatore L'arbitro dell'Ambroveneto «Ma mi auguro che non ce ne sia bisogno» MONTECATINI. Il governatore Ciampi è ottimista e crede che la vicenda dell'Ambroveneto possa trovare una «valida soluzione». In un breve incontro con i giornalisti il governatore della Banca d'Italia ha detto che l'Ambroveneto «è una banca privata ed ha nel suo capitale imprese ed azionisti di prim' ordine. Quindi credo che sarà possibile per loro trovare una soluzione valida». Mentre Ciampi parlava al convegno del Forex, a Milano si svolgeva l'assemblea Mediobanca e l'amministratore delegato dell'istituto annunciava che la Giovanni Agnelli e C aveva riacquistato le proprie azioni cedute in luglio all'istituto di Via Filodrammatici. (Ne parliamo a pag. 14 e 15). Tornando all'Ambroveneto, Ciampi ha anche aggiunto che la Banca d'Italia «non può non seguire con grande attenzione la vicenda». Alla domanda se è prevista una mediazione della banca centrale, Ciampi ha risposto: «Mi auguro che non ce ne sia bisogno». Sempre riferendosi all'Ambroveneto, Ciampi ha ribadito i punti di vista della banca centrale per quanto riguarda eventuali rapporti di collaborazione tra assicurazioni e banche. Posizione favorevole, poi, sulla presenza di banche estere in Italia «purché — ha avvisato Ciampi — si tratti di banche straniere e Paesi che ci assicurino la piena reciprocità». Chiaro quindi il riferimento ai due istituti (Assicurazioni Generali e Crédit Agricole) che attualmente si contendo la quota del Nuovo Banco che la Popolare di Milano intende cedere. Ciampi ha poi giudicato con soddisfazione l'andamento dell'Ambroveneto. «Non mi meraviglio — ha detto — della solidità dell'istituto. Sette anni fa quando tra il ministro Andreat¬ ta ed io ci ponemmo la sfida di costruire, su una banca ormai in dissesto e da liquidare, un altro istituto per non lasciare disperdere importanti operatori bancari e per non danneggiare ulteriormente tanti altri clienti, facemmo un gesto da molti guardato scetticamente. Vedere che oggi questa banca è disputala dalle migliori imprese italiane e un buon successo». Ciampi ha poi aggiunto che, per il successo avuto dall'Ambroveneto, la Banca d'Italia vede l'istituto «come quello che può essere definito un futuro scenario del sistema bancario italiano nel quale si può distinguere tra banche aggreganti ed aggregande». L'Ambroveneto, ha sottolineato, è sicuramente una banca aggregante. «Quindi — ha concluso mi auguro che una soluzione, qualunque essa sia, sottolinei quesla autonomia dell'azienda e ne potenzi le capacità operative».

Persone citate: Ciampi, Giovanni Agnelli

Luoghi citati: Italia, Milano