Napoli rubato l'oro di Maradona

Napoli, rubato l'oro di Maradona I rapinatori hanno svaligiato le cassette di sicurezza con i gioielli di famiglia Napoli, rubato l'oro di Maradona E il trofeo vinto alMundial NAPOLI. Napoli ha perdonato Maradona, ma Maradona saprà perdonare? No, non è l'ennesima punì,iì,i della lelenovela estiva che ha riempito le cronache e preoccuupato i tifosi. Questa volta è una rapina a incrinare i rapporti tra l'asso argentino e la città partenopea. C'è anche lui, infatti, tra i clienti della banca svaligiata l'altro pomeriggio da 11 uomini fuggiti con un bottino da capogiro: secondo le prime stime non meno di 30 miliardi in denaro e valori. Due delle 82 cassette di sicurezza svuotate nel caveau sono intestate a Claudia Villafane, la futura sposa di Dieguito. E' toccalo a lei varcare ieri la soglia della questura per il lungo inventario dei beni trafugati. Seduta nell'ufficio del capo della squadra mobile per oltre un'ora ha dettato un elenco minuzioso: colliers, orecchini, parures tempestate di brillanti, anelli, spille, una decina di orologi di marca, tutti rigorosamente d'oro, e poi ancora i derni del papà campione alle sue bambine, sacchetti zeppi di monili per Dalmita e Gianina. Ma il danno subito non è solo economico. Nelle cassette violate c'era anche un pezzo della carriera di Maradona: un pallone d'oro ricevuto nell'86 dalla rivista «France Football» quale migliore giocatore ai mondiali disputati in Messico, una copia della Coppa del Mondo conquistata allora con la maglia argentina, una medaglia in ricor¬ do della Coppa Uefa vinta lo scorso anno dal Napoli. Un brutto regalo di nozze per Diego, alla vigilia del faraonico matrimonio in programma a Buenos Aires il 7 novembre prossimo. i rapinatori si sono impadroniti del contenuto di due delle quattro cassette possedute dalla compagna del calciatore. Ma tra i derubati ci sono anche il vicepresidente della società, Gianni Punzo, ed alcuni dirigenti azzurri. La Banca della Provincia di Napoli, bersaglio dei banditi, è infatti tra gli sponsor della squadra ed è questo uno dei motivi per i quali Dieguito l'aveva scelta per mettere al sicuro i suoi beni. Su di un punto gli investigatori non hanno dubbi. Ad agire sono stati professionisti, probabilmente un gruppo di esperti formato da elementi della malavita napoletana e di quella romana. E la tecnica della rapina miliardaria ricalca il copione di tanti film che hanno narrato il «colpo del secolo». Sono le 14,20 di giovedì. Una guardia giurala sente dei rumori provenienti da un locale attiguo al salone centrale. Entra nella stanza e si trova davanti un uomo con la faccia coperta da una maschera di carnevale. «Sta zitto», ordina puntandogli contro la pistola. Ad uno ad uno i rapinatori vengono fuori da un grosso buco nella parete. Per arrivare li il commando ha lavorato giorno e notte: seguendo i cunicoli della rete fognaria, i banditi nanno scavato fin sotto il pavimento di un negozio, attaccato alla banca e da mesi chiuso in attesa di lavori. Ed ecco che i banditi mascherati hanno raggiunto l'obbiettivo: sono molti, decisi, e sanno cosa fare. Direttore, undici impiegati e due clienti sono sotto tiro. La banda stipa nei sacchi i soldi custoditi nelle casse, 450 milioni, una briciola prima del piatto forte. Giù, nel caveau, ci sono le cassette di sicurezza: le serrature saltano con la fiamma ossidrica, la ricchezza ò a portata di mano. Comincia la razzia. Ma il tempo stringe e qualcuno ha dato l'allarme. L'arrivo della polizia è segnalalo con una ricetrasmittente dalle «vedette» che aspettano fuori. La via di fuga è la stessa usata per entrare. Ma ò una fuga precipitosa: i banditi «seminano» banconote, gioielli, titoli di credito, lasciano dietro di loro denaro e valori per almeno 700 milioni. Una magra consolazione per i clienti della banca che potranno contare su un irrisorio risarcimento. Ogni cassetta, infatti, è assicurata per appena 5 milioni. Degli undici «uomini d'oro», intanto, per ora non c'è traccia. Nelle mani degli investigatori ci sono soltanto gli attrezzi abbandonati nelle fogne e l'ultima beffa della banda: bottiglie di champagne e pasticcini per festeggiare il piano che li ha resi miliardari. Mariella Cirillo Diego Maradona e Claudia si sposeranno a novembre

Persone citate: Claudia Villafane, Diego Maradona, Gianni Punzo, Maradona, Mariella Cirillo Diego

Luoghi citati: Buenos Aires, Messico, Napoli