Rublo «reale», col contagocce
Rublo «reale», col contagocce Da novembre il cambio speciale: un siluro contro il mercato nero Rublo «reale», col contagocce Anche per i turisti i vantaggi sono limitati MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il «cambio speciale» del rublo che entrerà in vigore il 1° novembre, dieci volte inferiore di quello ufficiale, sarà applicato anche ai residenti stranieri, ma soltanto per le «operazioni in contanti»: tutte quelle compiute attraverso la Banca di Stato, la maggioranza del resto, continueranno ad avvenire al cambio di oggi, secondo il quale un dollaro viene cambiato a 63 kopeki, con il rublo a 2200 lire pressappoco. Quanto ai turisti, anche loro ne saranno interessati in misura relativamente marginale: biglietti aerei e alberghi, oltre agli spostamenti in Unione Sovietica, vengono pagati in valuta nel Paese d'origine. E' difficile che ci siano forti ripercussioni sul prezzo dei viaggi turistici, confermavano ieri i responsabili della Banca di Slato sovietica, anche se il problema sarà affrontato dall'Aeroflot e dall'Inturist, e qualche ritocco al rialzo non è da escludere. Quanto alle spese personali, molte devono essere fatte in valuta straniera, dagli acquisti in certi negozi di souvenir all'affitto di un'auto, al conto di molti ristoranti. Per quelle nei negozi e nei ristoranti «in rubli», invece, dal primo novembre chi arriva a Mosca cambierà il rublo a poco più di duecento lire anziché a duemila e duecento. La misura, come hanno confermato ieri in una conferenza stampa i responsabili della Banca per il commercio con l'estero, vuole soprattutto combattere il mercato nero: oggi nei dintorni degli alberghi per stranieri un dollaro viene cambiato per dieci quindici rubli, e il rublo vale dunque fra le duecento e le cento lire. Ma la valuta straniera cambiata in questo modo finisce in mano ai trafficanti e non allo Stato, che perde così un'enorme quantità di denaro «forte» necessario agli acquisti di macchinari e beni all'estero. Le cose dovrebbero cambiare: perché il rischio del cambio nero non sarà più compensato come in passato, perché probabilmente i controlli si faranno più severi. C'è un'altra categoria interessata al cambio speciale: i sovietici che vanno all'estero: al nuovo cambio, i 300 dollari che ogni cittadino sovietico può portare con sé costeranno oltre duemila rubli anziché duecento. «Ai cittadini sovietici che vanno all'estero vendevamo dollari a un tasso irrealistico», dicevano ieri alla Banca di Stato. «Gli speculatori usavano questo denaro per comprare beni di consumo all'estero e rivenderli in patria a prezzi esorbitanti. Questa tendenza doveva essere frenata». [e. n.)
Luoghi citati: Mosca, Unione Sovietica
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