Senna non si arrende di Michele Fenu

Senna non si arrende Mentre la Honda presenta a Tokyo il nuovo motore 12 cilindri Senna non si arrende «Mi giocherò il titolo in Australia» TOKYO DAL NOSTRO INVIATO Doveva essere l'ospite d'onore nel megastand delia Honda al Salone dell'Auto di Tokyo e invece ò volato nel mattino verso Parigi. Ayrton Senna ha trascorso alcuni giorni di vacanza in Giappone, smaltendo la rabbia per la squalifica inflittagli domenica dopo la collisione con Alain Prost, e ieri ha risposto all'ordine della Fia di presentarsi insieme con il team manager della McLaren, Ron Dennis, davanti al tribunale della Federazione internazionale. I giudici dovranno esaminare domani l'appello del brasiliano c della scuderia britannica contro la sentenza di Suzuka, che ha praticamente consegnato il titolo mondiale a Prost. Senna e convinto di poter vincere la causa. «Mi giocherò il Mondiale in Australia», ha detto prima di partire. Perché questa fiducia? Il pilota sudamericano è stato punito per aver tagliato la «chicane» riprendendo la corsa dopo essere stato spostato dai commissari di percorso in una zona interna della «chicane» stessa. «I commissari — ha spiegato Senna — avrebbero voluto che io tornassi indietro e mi ripresenlassi all'altro capo della chicane per poi percorrerla tutta. Ma cosi sarei dovuto rientrare in pista nell'arca di ingresso della variante, in pratica con la mia macchina contromano. E io ho avuto paura di farlo. Il pericolo sarebbe stato grande». Pare, inoltre, che nella stesura della squalifica il collegio dei commissari sportivi del Gran Premio del Giappone abbia citato iì i articolo del regolamento a sproposito, scambiandolo per un altro. Ci sarebbe, quindi, anche un errore formale. La vicenda ha guastato la festa alla Honda, che voleva celebrare in casa, nel motor show che rappresenta l'inventiva e la tecnologia dell'auto gialla, la conquista del campionato. La Honda, grazie a quella passerella che si chiama Formula uno, ha oggi raggiunto un'immagine vincente e ci tiene moltissimo. I giapponesi si sono consolati presentando il motore 12 cilindri destinato a sostituire l'attuale 10 cilindri. Nabuhito Kavamoto, ex meccanico della Brabham divenuto vicepresidente della Honda e responsabile delle attività sportive, ha detto che «aggiungere due cilindri è stato un giochetto». Il nuovo propulsore ò già stato provato al banco e dovrebbe scendere in pista nel giro di un mese. E' un 12 cilindri a V di 60 gradi, aspirato, con una cilindrata di 3500 ce. Al solito, massimo segreto sulla potenza. «Pesa soltanto pochi chili in più dell'altro», ha affermato Kava- ; moto rimanendo volutamente | nel vago. Poi ha aggiunto: «Se fosse stato molto più pesante, quelli della McLaren avrebbero alleggerito la struttura delia loro macchina. Un rischio: noi teniamo alla sicurezza e non vogliamo che si possa dire che le vetture di Formula uno sono pericolose perché leggere». Quando ò in gioco l'immagine, anche la sicurezza diventa un argomento importante. La Honda, infine, ha annuncialo che il pilota giapponese Soichiro Nakajima, orgoglio nazionale malgrado la scarsa classe, passerà nel prossimo anno dalla Lotus alla Tyrrell. E la Tyrrell riceverà in dote, a partire dalla stagione '91, gli attuali 10 cilindri Honda opportunamente sviluppati. Michele Fenu

Luoghi citati: Australia, Giappone, Parigi, Tokyo