Qualificazione praticamente ottenuta
Fuser ci tiene in Europa Nel match-spareggio di Padova, Maldini trova in panchina la carta vincente sulla Svizzera Under 21 Fuser ci tiene in Europa Qualificazione praticamente ottenuta PADOVA DAL NOSTRO INVIATO Quale sarà mai il santo protettore di Maldini? Sant'Antonio o san...Fuser. Certo, Padova porta fortuna ai giovani azzurri: l'Olimpica di /.off era passata a spese di una fortissima Olanda, quella di Maldini ha praticamente eliminato dall'Europeo una Svizzera, squadra fortissima, grintosa, quasi cattiva, sicuramente supcriore a quella azzurra. Maldini, in verità, aveva fatto di tutto per perdere snaturando una Nazionale che si era creata una propria struttura e che, anche a causa degli infortuni, si è ritrovata in campo con appena tre giocatori della partita di Sion. Al contrario la Svizzera ne aveva confermati ben otto, potenziando attacco e centrocampo affidando le sue incursioni al contropiede del temibile tandem Knup-Chassot. Il campo ha dato ragione al tecnico svizzero, fra un avvicendarsi di nervosi colpi di scena (il mancato rigore per il fallo di Fiori su Gigon al 30', il salvataggio di Hottiger. mezzo metro dentro la porta sulla conclusione di Lanna, il gol annullato a Hottiger al 63', il palo di Casiraghi al 65') fin quando non sono entrati in campo prima Rossini e poi Fuser. Vale a dire i due titolari confinati in panchina: con che rabbia hanno giocato, con che rabbia Fuser ha scaricato in rete da venti metri il suo primo gol in azzurro. Con che soddisfazione ha levato le braccia verso il cielo: suo il gol che permette all'Italia di qualificarsi per i quarti, salvo colpi di scena contro San Marino. E che finale drammatico con la nebbia che avvolgeva il campo di gioco, l'arbitro che prolungava incredibilmente la partita di 4' con gli svizzeri che chiedevano la sospensione della gara. In effetti la visibilità era ridotta a zero ma avremmo voluto vedere l'arbitro sospendere la partita in una fase di recupero inesistente. Maldini aveva rischiato molto rinunciando a Corini, Fuser e Rossini, visto che mancavano già Di Canio, Rizzitelli e Zanoncelli, tutti giocatori in grado di dare equilibrio e sostanza a questa Nazionale che teoricamente non è affatto debole, anzi la più debole degli ultimi anni come ha sottolineato qualcuno. Semmai la si rende tale lasciando fuori i suoi migliori talenti, quelli che l'hanno portata avanta in questi mesi. Perchè giocare con Carbone e Garzja, innestare improvvisamente Stroppa, utilizzare Simone e Salvatori fuori posizione significa rischiare. Nella ripresa con Rossini e Fuser c'è stato mag¬ giore equilibrio e soprattutto una maggiore determinazione, arma indispensabile contro una Svizzera che sapeva giocare ora cortissima ora lunghissima e che possedeva cambi di velocità ai quali gli azzurri non erano abituati. Senza dimenticare la distrazione dell'arbitro sul fallo di Fiori a spese di Gigon: il portiere, dopo avere respinto corto il pallone, ha agganciato il piede dello svizzero trascinandolo a terra. Con gli ospiti in vantaggio, quest'Italia non avrebbe mai recuperato. Meglio cosi anche perchè poi gli azzurri hanno in parte legittimato il successo almeno sul piano della grinta, della determinazione, se non proprio della tecnica: con il salvataggio di Hottiger e con il palo di Casiraghi, non era il miglior Casiraghi però si è battuto mollo bene specialmente nella ripresa quando Fuser portava palla e Venturin insisteva negli allunghi, nei traversoni come aveva fatto intelligentemente e caparbiamente anche nel primo tempo. E poi, ripetiamo quel gran gol di Fuser, dopo l'errore di Fischer sulla rovesciata del solito Venturin e il suo gagliardo, spavaldo affondo. Diciamolo pure: una vittoria con la firma della scuola granata, per l'impegno e la continuità di Venturin, l'unico ad opporsi con efficacia agli avversari e per quella rete di Fuser. Giorgio GandoHi ITALIA m SVIZZERA FIORI 6 STIEL 6,5 GARZJA 6 GAEMPERLE 6 LANNA 6 OHREL 6 SALVATORI 5.5 SCHEPULL 6.5 (57'Fuser) 7 FISCHER 6.5 BARONI 6 HOTTIGER 6,5 (46'Rossini) 6,5 DOUGLAS 6 PELLEGRINI 6 SILVESTRE 6 STROPPA 5.5 KNUP 6,5 CARBONE 5 GIGON 6,5 CASIRAGHI 6 CHASSOT 6 VENTURIN 7 (611 Wiedermarkher) 6 SIMONE 5.5 All. MALDINI 5 All: CORNIOLEY 6 0 Arbitro: PLASEK 5.5 (Ung) Reto: 73' Fuser. Ammoniti: 18' Schepull, 30' Chassot, 86' Carboni, 93' Fischer Spettatori: 9 mila (5500 omaggio agli studenti), incasso 43 milioni. Marco Simone. L'attaccante ha fallito nel finale l'occasione del raddoppio
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