Maxitruffa alla Cee col grano radioattivo 50 sotto inchiesta

Maxitruffa alla Cee col grano radioattivo 50 sotto inchiesta In vendita e non al macero Maxitruffa alla Cee col grano radioattivo 50 sotto inchiesta BARI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Cinquanta informazioni di garanzia sono state inviate dalla Procura nell'ambito delle indagini sul grano radioattivo importalo dalla Grecia e bloccato nel porto di Bari il 24 settembre '88. Destinatari commercianti, importatori e mediatori di cereali di Bari. Ferrara e Ravenna. I reati ipolizzati: associazione per delinquere, concorso in commercio di sostanze alimentari adulterate, illecita riscossione di contributi Cee, fatturazione per operazioni inesistenti. In altri termini, i giudici sospettano l'esistenza di un'organizzazione in grande stile che acquistava cereali di scadente qualità, soprattutto dalla Grecia e destinati alla distruzione, per truffare la Cee e l'Aima. La decisione arriva dopo un rapporto del Nucleo di polizia tributaria e del Nas, inviato sa\ bato al sostituto procuratore Carlo Maria Capristo, il magistrato che conduce l'inchiesta da oltre un anno. Il giro — se tutto dovesse essere confermato — pare fosse imperniato su uno scambio di fatture che avrebbero dovuto dimostrare l'effettiva presenza del grano per la riscossione dei contributi Cee e Aima. Tra i destinatari dell'avviso di garanzia c'è anche Franco Acciari, presidente dell'Unaci. l'ente assuntore dei prodotti agricoli destinati all'Alma. Il rapporto inviato alla Procura è stato redatto anche sulla base di una ventina di perquisizioni effettuate nelle sedi di alcune aziende. Centinaia di documenti sono stati sequestrati e allegati al rapporto. Documenti che — dicono gli inquirenti — dimostrerebbero un collegamento nella commercializzazione del grano incriminato, compreso quello che aveva subito le contaminazioni delle radiazioni dopo Cernobil. Il 24 settembre, infatti, nel porto di Bari furono bloccate 2500 tonnellate di grano radioattivo provenienti da Salonicco e destinato alla Ninivaggi di Altamura. Il grano — la circostanza fu confermata da una trentina di mediatori greci interrogati mesi fa a Salonicco e Atene — faceva parte di un raccolto effettuato nelle campagne troppo vicino a Cernobil poco dopo l'incidente alla centrale nucleare. Grano da distruggere, finito invece in Italia attraverso misteriosi canali. Complessivamente sono state sequestrale 20 mila tonnellaI te di grano radioattivo; ma quello che i mediatori greci avevano trattalo ammontava a ben 600 mila tonnellate delle quali, per il momento, si sono perse le tracce. Pare che le indagini siano state facilitate dal contributo di un imprenditore ; «pentito». Vito Cimmarusti

Persone citate: Carlo Maria Capristo, Franco Acciari, Ninivaggi