La storia del colonialismo italiano

La storia del colonialismo italiano La storia del colonialismo italiano Da Giolitti a Mussolini: ventanni di guerra per la conquista della «quarta sponda» Nel 1911. quando l'età del colonialismo ò cominciata da un pezzo, l'Italia non ha più tempo da perdere. Gli «spazi» in Africa settentrionale, ormai, sono strettissimi: l'Inghilterra ha oc cupato l'Egitto, mentre la Francia, già padrona di Algeria e Tunisia, non nasconde le sue mire sul Marocco. La Libia, all'epoca sotto il dominio turco, diventa un obiettivo obbligato per ì na zionalisti, che a gran voce reclamano l'intervento: «Tripoli scrive Giuseppe Bevione deve essere nostra, altrimenti finiremo per soffocare» Il casus bolli arriva il 2(> set tembre, quando la nave turca «Derna» sbarca a Tripoli, forzando il blocco italiano nel Mediterraneo. Antonino di San Giuliano, ministro degli Esteri del governo Giolitti, detta il suo ultimatum. Tre giorni dopo la guerra è dichiarata. E' il 29 settembre: i fortini posti a difesa di Tripoli, bombardali dalla flotta italiana, resistono soltanto sei giorni. La città è presa, la campagna, adesso, prosegue rapida: il 16 ottobre gli italiani occupano Derna, il 19 Bcngasi, il 21 Homs, il 1° novembre un aereo pilotato dal tenente Giulio Gavoni lancia quattro bom¬ be contro l'accampamento di Ain Zara E' il primo bombardamento aereo della storia. Il 5 novembre, un decreto reale firmato da Vittorio Emanuele III proclama la sovranità italiana su Tripolitania e Cirenaica. Sono gli unici territori abitabili della Libia sparati tra loro da centinai'! di chilometri di deserto '.i conflitto, però; non è ancora finito. Si va avanti pei circa i.n anno, finché la Turchia, sconfina nella guerra balcanica, accetta di firmare il trattalo di pace i Losanna. La guerra é conclusa, ma comincia la guerriglia. La lotta più dura e in Cirenaica, dove i Senussiti musulmani dichiarano la «guerra santa> all'Italia, una lotta che durerà lino al 1917. Con l'inizio della Grande Guerra l'occupazione italiana si fa meno profonda, limitandosi al presidio di alcuni centri costieri. La «riconquista» scatta con il fascismo: l'accordo del '17 con i Senussiti viene rotto, la Tripolitartià è «pacificata)' ne! '25. in Cirenaica si combatte per anni, fino a quando le truppe di Oraziani riescono ad ini i ire i ribelli e il leggendario Omar FI Mukhtar, futuro eroe nazionale, finisce impiccalo in piazza. Siamo nel 1931 I ventanni passati sono stati disastrosi. La ricostruzioni! comincia tre anni più tardi: per favorii e l'insediamento dei coloni italiani, fino' allora estremamente limitato, il nuovo governatore Italo Balbo cerca di sviluppare l'agricoltura. Per migliorare le comunicazioni, costruisce la litoranea libica, una striscia d'asfalto lunga 1600 chilometri che va dal confine egiziano a quello tunisino. La colonia italiana cresce da 50 mila a 110 mila unita, e le quattro province di Tripoli. Misurata. Bengasi e Derna diventano parte integrante del territorio nazionale. La seconda guerra mondiale travolge tutto: Cirenaica e Tripoliiania finiscono occupate dagli inglesi, il Fezzan dai francesi. L'andirivieni degli eserciti provoca danni enormi. Dopo il '45. i territori sono unificati dall'Onu in un regno indipendente affidato all'emiro senusso Idriss I. L'indipendenza e proclamata ufficialmente il 24 dicembre 1951, ma il reg.no di Libia dura soltanto 18 anni. Il 1° settembre 1969, infatti, il colonnello Ghcddafi celebra la sua rivoluzione. [g. tib.)

Persone citate: Giolitti, Giulio Gavoni, Giuseppe Bevione, Italo Balbo, Mussolini, Vittorio Emanuele Iii