L'Inter rifiuta il mal di scudetto
L'Inter rifiuta il mal di scudetto Nerazzurri battuti da Samp e Napoli: anche i campioni di quest'anno destinati subito ad abdicare? L'Inter rifiuta il mal di scudetto Matteoli: «La sconfitta del S. Paolo non ci ridimensiona» MILANO. La sconfitta di Napoli non è ancora stata digerita dall'Inter nò è svanita la tensione dopo le dichiarazioni rilasciate al termine della partita dal presidente Pellegrini e da Trapattoni che si sono criticati a vicenda. Lunedi sera i due massimi esponenti nerazzurri si sono incontrati a Campione d'Italia dove hanno ricevuto gli Oscar come miglior presidente e miglior allenatore della passata stagione, ieri si sono risentiti per telefono e adesso entrambi garantiscono che le loro frasi del dopo partita sono state fraintese e che tra di loro c'è perfetta unità di vedute. Ma un po' di ruggine e rimasta in particolare in Trapattoni che non ha accettato l'assoluzione data dal suo presidente all'arbitro Longhi, colpevole secondo il tecnico e secondo la moviola di aver negato un evidente rigore all'Inter nel primo tempo, sullo 0-0. Pellegrini ha definito «ottimo» l'arbitraggio del romano Longhi, suscitando la reazione del Trap. «Bisognava parlare di più del rigore che ci e stato negato ha ribadito il tecnico — e che avrebbe dato una svolta alla gara. Ora non saremmo qui a commentare il nostro comportamento in campo né la scelta di impiegare, contro le aspettative dei tifosi e della stampa, una seconda punta, Morello, dall'inizio, e la sua sostituzione con Cucchi. Una scelta che secondo me dimostra che avevo deciso di impostare una partita d'attacco». Dalla pane di Trapattoni si e subito schierato Zenga che ha aggiunto: «Subire senza mai criticare le decisioni degli arbitri non paga. Bisogna che la società faccia sentire di più la sua voce perché non è giusto perdere una gara cosi importante per una errata decisione arbitrale». 11 portiere nerazzurro rimprovera al suo presidente anche le critiche del dopo partita: «La società deve stare vicina ai prò pri giocatori ed evitare di fare rilievi immeritati. A Napoli l'Inter ha disputato una buona gara e spesso è stata superiore agli avversari». Zenga se la prende anche con Maradona invitandolo «a rispettare sempre la dignità delle persone evitando critiche inutili». Dopo queste puntualizzazioni, Trapattoni, Pellegrini e i giocatori ci tengono a far sape re che i rapporti sono rimasti ottimi e che c'è unità di intenti e di vedute. In particolare per Trapattoni già a Natale ci sarà molto probabilmente il rinnovo del contralto per altre due stagioni. L'accordo di massima e già stato raggiunto. Tutti sono pronti a giurare che tre punti di svantaggio dal Napoli a 25 giornate dal termine non sono un abisso insuperabile. La squadra riprenderà subito la sua marcia e sarà in grado di lottare fino alla fine per lo scudetto anche perché il Napoli dovrà venire due volte a Milano con l'Inter e con il Milan. «La sconfitta di Napoli non ci ridimensiona né I ci toglie la possibilità di conti- | nuare la nostra marcia di avvicinamento allo scudetto — pre- i cisa Matteoli —. Sappiamo che i siamo forti e anche domenica abbiamo tenuto testa agli avversari Anzi per un'ora almeno siamo stati superiori. Cerchiamo di dimenticare subito questo episodio negativo concentrandoci partita per partita, senza guardare troppo in avanti». Intanto domani pomeriggio in amichevole a Lumezzane, provincia di Brescia, Trapattoni potrà collaudare le condizioni di forma di Serena, che ha smaltito lo stiramento rimediato un mese fa con il Malmoe in Coppa dei Campioni ed ò pronto per fare il suo rientro a fianco di Klinsmann. Nino Sormani Il gol che ha scatenato la crisi. Careca batte Malgioglio e l'Inter s'inchina al Napoli: sono cominciate cosi, domenica, accuse e polemiche nel clan nerazzurro
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