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Bnl, via libera all'ina Bnl, via libera all'ina Carli torna sul caso-Atlanta «Inutile l'inchiesta del Senato» ROMA. Un'inchiesta parlamentare sul «caso Bnl» di Atlanta non piace al ministro del Tesoro: non la considera utile e ritiene che, «sovrapponendosi agli accertamenti in corso, ne possa rallentare lo svolgimento». Guido Carli, ritornando al Senato dove si discute sull'opportunità, richiesta dai comunisti, di avviare una indagine parlamentare ha infatti detto che, «fermo restando il diritto del Parlamento di conoscere dai ministeri competenti le informazioni in loro possesso non si riscontrano differenze tra quanto si intenderebbe indagare in sede parlamentare e quanto già si indaga nelle competenti sedi». Il ministro del Tese ro ha poi puntualizzato che <(al momento non appare che ci siano ostacoli ali acquisizione di risultati che si ottengono nelle sedi di merito e la stessa Banca d'Italia si sta adoperando con il massimo impegno, sia di personale che di mezzi, per conseguire accertamenti rapidi ed effi¬ caci». Intanto procede il piano per far uscire il maggior istituto italiano di credito dal tunnel in cui è stato cacciato. Oggi la Consob dovrebbe decidere sulla riammissione del titolo in Borsa. Ieri il ministro dell'Industria Adolfo Battaglia ha dato il via libera al prestito subordinato dell'Ina in favore della Bnl per 1200 miliardi. La decisione, che e stata comunicata dallo stesso ministro al presidente dell'Ina Antonio Longo, è stata preceduta dal parere favorevole della commissione consultiva per le assicurazioni. Battaglia e Longo, si legge in una nota, «si sono trovati concordi nel valutare che l'operazione va vista in un quadro più generale di sviluppo dell'Ina tendente alla tutela e al rafforzamento della sua precipua attività istituzionale». Il ministro ha notato che a questo obiettivo vanno finalizzati gli ulteriori sviluppi delle collaborazioni fra la Bnl e i suoi azionisti.