Fa festa il sabato, licenziata

Fa festa il sabato, licenziata Ragusa, ora la Chiesa awentista si rivolge al ministro Mammì Fa festa il sabato, licenziata La postina: la mia fede m'impone il riposo RAGUSA. La sua fede religiosa è diventata causa di licenziamento. Per Rocca Di Modica, 37 anni, postina nella frazione di Frigintini, a pochi chilometri da Modica, il telegramma del direttore provinciale delle Poste non è stata una sorpresa: «Lo sapevo — commenta — perché non hanno mai voluto riconoscere le mie esigenze». Le sue «esigenze» Kono il riposo sabbatico che le impone la . sua religione, quella degli «avventisti del settimo giorno». Rocca Di Modica era stata assunta con un contratto trimestrale e assegnata al servizio di distribuzione della posta il 16 ottobre. «Avevo avvertito il mio capo ufficio che il sabato non potevo lavorare e che ero disposta a recuperare il giorno successivo. Ma non mi-hanno dato retta». Venerdì scorso è stata chiamata dal suo supcriore e avvertita che, se l'indomani non si fosse presentata al lavoro, sarebbe stata licenziata. Rocca Di Modica, però, non se l'è sentita di tradire la propria religione: «Ho dovuto fare una scelta e ho preferito rispettare la legge di Dio invece che quella degli uomini». Sabato, dunque, non è arrivata in ufficio ed è invece andata a pregare. Al ritorno a casa, ha trovato il telegramma firma to dal direttore provinciale delle Poste, Nicolò Silvestri: «La signoria vostra è sospesa dall'incarico. Non verrà però can celiata dàlia graduatoria e sarà riassunta se si verificheranno condizioni favorevoli per il recupero del riposo sabbatico». In realtà, a quanto pare, «condizioni favorevoli» non ce ne sono. Rocca Di Modica aveva già più volte chiesto di essere assegnata ad altre mansioni per le quali è prevista la giornata lavorativa della domenica. Era persino disposta a cambia re città, pur di continuare a la vorarc rispettando la sua fede, i Aveva pure indicato il tipo di ufficio e la località dov'era possibile lavorare di domenica e riposarsi il sabato. Ma è stato tutto inutile. «Sapevamo di andare incontro a questi guai dice il marito. Ignazio Margoni ma siamo più dispiaciuti per questi signori delle Poste Cosi facendo, non si sono messi contro di noi, ma contro Dio». A Ragusa le reazioni sono contrastanti. L'operalo dei dirigenti dell'Amministrazione postale non viene condiviso dai concittadini di Rocca Di Modica. Il segretario generale dell'Unione delle Chiese avventiste ha addirittura richiesto un intervento diretto del ministro delle Poste, Oscar Mammì, al quale ha chiesto l'applicazione della legge che regola i rapporti fra lo Stato e la Chiesa avventista. |f. a.l

Persone citate: Ignazio Margoni, Mammì, Nicolò Silvestri, Oscar Mammì, Rocca Di Modica

Luoghi citati: Modica, Ragusa