L'Acna dichiara guerra a Ruffolo

L'Acna dichiara guerra a Ruffolo Gli operai sciolgono il blocco di strada e ferrovia, ma sono decisi a «non mollare» L'Acna dichiara guerra a Ruffolo «Noi siamo in regola, deve farci riaprire» CENGIO. 1 blocchi stradali e ferroviari dei lavoratori dcll'Acna sono cessati ieri pomeriggio. Continua, invece il presidio dello stabilimento. All'Acna è tregua, ma armata. Se entro oggi il ministro dell'Ambiente Giorgio Ruffolo non Fisserà la data della riunione del Comitato Stato-Regioni (è il passo obbligato per la ripresa dell'attività), i lavoratori e l'intero paese sono pronti ad occupare la fabbrica c ripristinare i blocchi. Questa volta, promettono, anche sull'autostrada Savona-Torino. Il consiglio di fabbrica ha già avvertito 1 segretari di Uil e Cisl chimici, Carlo Testa e Natale Mancinelli, giunti a Cengio nel pomeriggio: «La nostra pazienza ha un limite e la rabbia di tutta una città sta per esplodere». Subito dopo è partito il telegramma alla segreteria nazionale della Fulc con la richiesta di convocazione urgente del Comitato Stato-Regioni cui ha fatto seguito, in serata, un ordine del giorno del comune di Cengio che sollecita a Ruffolo lo stesso provvedimento. Ieri alle 7, nonostante l'annuncio del prefetto di Savona dell'incontro oggi sul «caso-Acna» fra i ministri Giorgio RuffoIo, Carlo Fracanzani e il presidente dell'Enimont Lorenzo Necci (ci sarà oggi), gli operai hanno bloccato la ferrovia e la statale 339, a Cengio, e la 28 bis nei pressi di Roccavignale. La tensione ha continuato a salire e qualcuno ha proposto di bloccare anche l'autostrada «per fare capire a Roma di essere disposti a tutto». Poi l'arrivo dei segretari di Uil e Cisl ha stemperato la tensione. Come segno di buona volontà, poco dopo le 13, sono stati abbandonati i blocchi stradali e ferroviari. Un'ora dopo, però, il blocco della statale è stato ripristinato e si e temuto che la situazione precipitasse. Sono arrivati polizia e carabinieri. L'assemblea con Carlo Testa e Natale Mancinelli è iniziata alle 15 sulla strada vicino allo stabilimento. Il segretario nazionale della Uil ha minacciato: «Se qualcuno pensa alla chiusura dello stabilimento, sbaglia di grosso. 1 lavoratori non devono pagare le incapacità di gestione della fabbrica». Promesse e affermazioni troppo vaghe per i lavoratori che hanno risposto: «Ci aspettavamo qualcosa di più. A Roma sapete cosa sta succedendo. Vogliamo informazioni e garanzie sulla ripresa produttiva». Il segretario generale della Cisl ha precisato che «le confederazioni hanno esercitato pressioni su Ruffolo e l'Enimont. Il ministro non può rinviare la convocazione del Comitato Stato-Regione con la scusa di investire del "caso Acna" il Parlamento». Il direttore del personale dell'Acna, Antonio Vigano, in mattinata aveva precisato: «L'azienda ha rispettato gli impegni sottoscritti con Ruffolo, dal quale ci aspettiamo una reciprocità di comportamento». Intanto, ieri, l'onorevole Raffaele Costa ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno in cui chiede «perché le forze dell'ordine non sono in tervenute per impedire i blocchi stradali e ferroviari». Bruno Balbo La protesta continua. Gli operai dell'Accia occupano la strada per Cortemilia. Solo nel pomeriggio il blocco è stato sciolto