Poltrone spaccatura sui nomi
Dai parliti coro di sì a Cossiga Sui disservizi Dai parliti coro di sì a Cossiga ROMA DALLA REDAZIONE Tutti d'accordo con Francesco Cossiga: le carenze nei servizi pubblici sono una delle emergenze più drammatiche del Paese. La denuncia del Presidente della Repubblica, in un'intervista a La Stampa, ha trovato un coro di consensi, ma sul da farsi ancora non c'è molta chiarezza. Su questo problema, che è stato argomento di innumerevoli convegni e conferenze, l'azione dello Stato — per molti — è stata finora inefficace. Un'impotenza che porta addidirittura il segretario del pli, Renato Altissimo, ad affermare che «il problema del malfunzionamento di alcune strutture pubbliche è una delle principali cause del distacco dei cittadini dalla politica». Non c'è ministro del governo che non condivida l'analisi spietata del Presidente della Repubblica, ma c'è quasi un atteggiamento fatalista, come quello che si ha di fronte alle battaglie perse in partenza. Eppure con l'apertura delle frontiere nel '93, il problema dei servizi si farà sentire anche sul piano della competitività dell'economia italiana con quella degli altri Paesi comunitari. «In quell'occasione — spiega il segretario del psdi, Carigha — se non faremo dei consistenti passi avanti ci troveremo a disagio nei confronti degli altri Paesi europei, anche della Spagna». Proprio questo problema è uno dei banchi di prova più importanti dell'attuale governo: ne sono convinti tutti, dai segretari dei partiti di maggioranza, a quelli di opposizione, ai vertici industriali e sindacali. «Cossiga — dice il ministro per i rapporti con il Parlamento, Egidio Sterpa — ha fatto bene a parlare su questo argomento. Il Capo dello Stato non deve essere solo un notaio, ma deve sollecitare l'intervento dei poteri pubblici quando le questioni si fanno drammatiche». L'intervento del Capo dello Stato, in ogni caso, ha richiamato l'attenzione sull'argomento. «Non può non esserci consenso» dice Vincenzo Scotti, capogruppo dei ceputati de, mentre il vicepresidente Adolfo Sarti ha già annunciato che il gruppo democristiano della Camera ha in cantiere alcune iniziative di studio sui singoli settori, ai quali inviterà tutti i ministri competenti. Sicuramente, comunque, sul piano progettuale non mancano le idee. Non c'è ministro interessato — dalla Sanità ai Trasporti, dai Lavori Pubblici alla Marina mercantile —, che non abbia il suo asso nella manica. «Le difficoltà — dice però Carlo Vizzini, responsabile della Marina mercantile — non si incontrano nel trovare delle idee efficaci, ma nella loro realizzazione». Cioè il nodo centrale della denuncia di Cossiga, quella «sovrastruttura giuridico-politicoamministrativa che non è adeguata alle dimensioni reali delle nostre risorse e dei nostri problemi».
Persone citate: Adolfo Sarti, Carlo Vizzini, Cossiga, Egidio Sterpa, Francesco Cossiga, Renato Altissimo, Vincenzo Scotti
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