«Adesso non si torna indietro»

«Adesso non si torna indietro» IL MINISTRO «Adesso non si torna indietro» ROMA. «E' difficile prevedere quando si potrà fare un bilancio. E' prematuro parlare di gennaio o febbraio, a meno che la situazione si presenti catastrofica. Che non sia facile, comunque, non l'ho mai negato. Voglio ricordare, tuttavia, che anche quando entrò in vigore il codice del 1930 per tre anni ci furono lagnanze e proteste per la carenza di strutture». Questo il commento del ministro Vassalli sul primo giorno di applicazione del nuovo codice. Il Guardasigilli ha incontrato i giornalisti in occasione della presentazione dei moduli studiati dal ministero e inviati agli uffici giudiziari di tutta Italia per mettere i magistrati in condizione di operare secondo i criteri della riforma. Maggior disponibilità dei Comuni nel reperire locali e «aiuti dal Parlamento» per aggirare le carenze di organico del personale giudiziario sono possibili rimedi immediati. Vassalli si riferisce in particolare al problema delle assunzioni dei dattilografi (disponibili 200 su 1900 richiesti) per cui è necessaria una deroga al blocco. A proposito del patrocinio gratuito, sostiene il ministro, è necessaria la riduzione da dieci a sei milioni del limite del reddito per esservi ammessi e il ripristino del pagamento dei compensi ai difensori in misura del 65%. In questo modo l'onere del ddl si attesta a 70 miliardi per gli esercizi '90, '91 e '92. ALTRI SERVl/i A PAGINA 3

Persone citate: Vassalli

Luoghi citati: Italia, Roma