Anastasi: «Segna gol d'altri tempi»

Anastasi: «Segna gol d'altri tempi» Così vedono Schillaci il suo predecessore in bianconero e l'allenatore che lo ha lanciato Anastasi: «Segna gol d'altri tempi» Ma Scoglio, talent scout e vittima, lo paragona al Buitre TORINO. Il prof. Scoglio, allenatore del Genoa appena sconfitto da Schillaci e suo maestro a Messina, traccia un profilo umano e tecnico del giocatore. Dice: «Va innanzitutto evidenziato che l'estrazione sudista conferisce alla persona caratteristiche particolari a livello psicologico. Schillaci è introverso, suscettibile, diffidente. Sono peculiarità di noi meridionali: accoppiate a una grande lealtà, sincerità e dolcezza d'animo. Va capito, aiutato e gestito, tra virgolette, sempre: sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Ha bisogno di sentirsi confortato. Moralmente ò disponibile a dare, sempre: il gol ad esempio non lo considera su" basta vedere con quale risei *atezza esibisce il gesto di gioia, come si schermisce preferendo dividerne i meriti con i compagni. E' una componente rarissima nei goleador: di solito il bomber è tronfio nel gol, Schillaci no perché generoso». «Tecnicamente - Scoglio volta pagina — Schillaci non è catalogabile, inseribile in una squadra. Da lui non si possono pretendere astruserie tattiche, é fortissimo nelle cose semplici. Ed essendo un talento naturale non va ingabbiato. In campo deve sapere di essere vittima del sistema di gioco per poche cose. E' un istintivo. Può vincere la classifica cannonieri di A perché si esprime meglip in massima divisione che in B» A chi lo paragonerebbe? «Direi Butragueno — dice Scoglio — ma con la differenza, a favore di Schillaci, che Totò può giocare spalle alla porta, da prima punta. Vorrei che fosse chiaro che sto parlando dando ne valutazioni generali, senza voler invadere il campo di chicchessia. Così dicendo posso j quindi affermare che è da na- | zionale. Sono stato felice che, i dovendo subire, sia stato lui a | segnare contro il Genoa. Contro la Juve non era la mia squadra, ma se è mancala è colpa mia, I della squalifica che mi tiene I lontano dalla panchina». Zoff, attuale allenatore, dice: «Schillaci è un ragazzo a modo che se continua su questi ritmi può arrivare lontano. Prende con serenità tutto, non è investito dal successo. Come attaccante è completo in quanto riesce ad abbinare le capacità sul breve a quelle di raccogliere i lanci profondi. Con lui si possono attuare più tipi di gioco». In passalo nella Juve un altro campione siciliano ha saputo raccogliere eguali consensi. E' stalo Anastasi, 15 reti al suo primo campionato bianconero (stagione 1968-691 e ben 7 nelle prime nove partite, un po' come Schillaci. Dice Pictruzzu. «Ha fatto progressi notevoli da quando è alla Juve, soprattutto per l'altruismo dimostrato sia a Parigi che, mi dicono, a Genova. Apprende in (retta. Forse più di me ha la botta da fuori area, io avevo qualcosina in più sullo scatto breve, ma lui è velocissimo. Sbaglia le cose facili? Normale, per un attaccante è il massimo arrivare dove è impossibile, troppo scontato il resto. Penso che con la mancanza di punte del suo tipo, voglio dire di quelli che la palla la sanno buttare in porta, potrà far parte dei 22 per i mondiali. Glielo auguro. Se poi vince il titolo di capocannoniere allora 80 su cento lo scudetto sarà della Juve. Come me Schillaci ha la fame di chi, venendo dal Sud, sa che cosa sono i sacrifici per raggiungere il massimo. In questo senso Schillaci è sicuramente un giocatore di vent'anni fa, comunque uno di quelli che ti fanno fare il salto di qualità». Per Boniperti una scommessa ormai vinta. [f. bad.J. Giampiero Boniperti ha vinto la sua scommessa Nel confuso mercato estivo della Juventus ha puntato fin dall'inizio sulle doti di Schillaci

Luoghi citati: Genova, Messina, Parigi, Torino