Schillaci così è spuntata una stella di Gian Paolo Ormezzano

 T L \j E I CATTIVI E TOTO' IL BUONO T L \j E I CATTIVI E TOTO' IL BUONO Il personaggio Schillaci corre soltanto il rischio di essere oleografico. Troppo semplice, troppo bravo, troppo nostrano, troppo siciliano, troppo felice, troppo didascalico. La sua vicenda è, come suol, dirsi, da manuale La sua vita contiene tutte le istruzioni per l'uso più opportuno ed efficace. Tutto ciò è bello e rischioso insieme. Comunque, più che stare noi attenti a lui. è lui che deve stare attento a noi. Perché noi — il mondo del calcio, anche del giornalismo — siamo magici nel non rispettare le magie. Quella di Salvatore «Totò» Schillaci è una mezza magia, considerato il porco m^ndo in cui si vive. Il siciliano che si afferma lentamente, duramente nella sua terra, poi sale al Nord e ce la fa subito. Il lessico mutuato dai sacri testi: Schillaci parla corno noi facciamo parlare gli atleti, o anche come scriviamo direttamente Dice «il pur bravo portiere», «l'eclettico difensore». Doveva pagare il noviziato, un conto è segnare in serie B, un conto in'serie A. In più l'ambientamento, il clima. E la Juventus, poi. così bella e difficile. Invece niente, forte delle sue semplici complicazioni (sue o affibbiate a lui da noi, dalla norma, dalla cosiddetta esperienza!, Schillaci ha sfondato. Ha pure la moglie ex calciatrice. Così si indovina anche la sua vita exlracampo, senza nessun bisogno di tenere il lavoro fuori dalla porta di casa, senza nessuna paura di infliggerlo se lo si porta con sé. L'oleografia c'è, si vede, ma è così bella, è il ritratto di Papa Giovanni nella casa di Sopra il Monte Doveva essere scambiato (più soldi) con il Torino, perché Muller il brasiliano complicato giocasse nella Juventus. E' rimasto nella Juventus e subito ha dovuto togliere il posto ad un baby bene amato, Casiraghi. Nella sua vicenda anche questi trabocchetti. E' andato tutto bene. I) giocatore sta diventando assoluto: ò bravo perché è bravo, non perché arriva dalla lontana Sicilia, perché gode di qualche bonus dovuto alle prevedibili difficoltà ambientali. Né deve patire o superare sospetti di geopolitica:.non è il siciliano, il meridionale in cui si può scorgere l'influsso del Nord-calamita: come accadde, sempre nella Juventus, per gli Anastasi i Causio i Cuccureddu i Longobucco, tutti insieme geopohticamente anche se senza disegno preciso. Anastasi: al raduno della Juventus, la prima volta che venne a Torino da bianconero, gli dissero di andare subito a comprarsi la cravatta. Schillaci porta normalmente la cravatta. Non ha concesso neanche quello allo scugnizzismo, allo sciusciaismo che pure sembra ancora obbligatorio a molti, e per molti. E' semplicemente un uomo semplice, aperto, che non solo crede alla vita ed a certi valori, ma fa credere nella vita e in certi valori. Debbono ringraziarlo tutti, anche quelli che patiscono i suoi gol. Gian Paolo Ormezzano

Luoghi citati: Sicilia, Torino