All'ombra della donna nuvola

All'ombra della donna nuvola Il prèt-à-porter di Ferré conquista Parigi nella prima sfilata per Dior All'ombra della donna nuvola Tessuti leggerissimi e trasparenze audaci PARIGI. La settimana della moda pronta nella capitale francese ha un suo dono particolare. Non conosce né fa sentire mai la noia. Audace nelle linee, nelle trasparenze, nel nudo, si procura di stagione in stagione potenti assi nella manica. Nomi di stilisti che la televisione francese onora in anteprima con interviste e rivelazioni di modelli, che le diverse case di moda caricano di suspense e a noi vanno benissimo perché si tratta di Ferrò, alla sua prima sfilata prèt-à-porter per Dior dopo quella alta moda del luglio scorso, si tratta di Romeo Gigli e di Valentino. Gianfranco Ferré ha ottenuto un successo pieno. Nell'atmosfera surriscaldata da far paura della sala Sul!y alla corte quadrata del Louvre, convinti applausi per la sua donna incantevole, talora voluttuosa eppure nitida nella sua linea pura e dinamica. E' alla donna di oggi, ai molti aspetti in lei alterni e conviventi, che si rivolge Ferré per Dior e perché fosse chiaro a chi seguiva la sfilata a passo di corsa, ha parlato nel comunicato di sostegno di donna attiva, di donna nuvola, fascinosa, dolce o tutta contrasti, delicata o al sole ma nell'ombra dei suoi grandi cappelli di paglia traforata. Comunque si vesta la donna di Dior si riconosce di gusto Ferré, dal tailleur strutturato e dalle grandi bluse gode. Il completo giacchetta e pantaloni a quadretti bianchi e neri è pimpante, vivace la grande camicia da pittore in taffetas di seta. Ma l'omaggio alla raffinatezza di Dior vive nei blazer minuscoli, nelle giacche in crèpe de Chine sui pantaloni diritti o sugli short; e c'è spesso una gonna a pantalone in lana leggera e non si fa in tempo ad accorgersi che è davvero molto corta di fronte all'eleganza delle giacche lunghe, punteggiate di bottoni d'oro. Dior, memoria e mito, è onorato a più riprese da Ferré: nella ripresa di un abito da sera in chiffon, linea lunga, che segnò la collaborazione del grande sarto con l'illustratore Gruau; nei grandi trench di pallida tinta mastice, sui tailleur-pantaloni a fil-à-fil nero. Ma ora Ferré trasforma la grazia di Dior con i suoi nodi giganti in organza che si posano sulle maniche, sui . polsi delle bluse ribollenti in | leggerissimo foulard di organ- | za, bianche, trasparenti, che | con i pantaloni strettissimi o larghi e rotondi formano un nuovo modo di far primavera. Due accessori feticcio da Ferré per Dior: il fiore dell'ortensia immenso, ora bianco ora nero ma più spesso nell'azzurro lavanda e ardesia e la tuba in faglia nera, bianca o dorata. Romeo Gigli alla sua seconda sfilata parigina firma una speciale risposta trasformista agli stupori peraltro entusiastici, destati dalla sua collezione d'inverno, tutta Bisanzio e Teodora. La sua donna di primavera recupera i raggelati minimalismi di una volta in palandrane di velluto stropicciato, color corniola, topazio, agata e laguna; in marsine molto esili e grigie su pantaloni gialli, in gonne striminzite e giacchini con le maniche imbrigliate in scialletti da camicia di forza. Ma appena arriva l'estate, trafitto l'alto chignon di spilloni in vetro di Murano, la donna di Gigli sembra discesa dagli affreschi delle cupole barocche comprese certe suggestioni orientali fra India e Siam degli artisti veneti. Le gonne, tutte gonfie di gale scalate a due e a tre, sono in organza cangiante e plissé e il corpino è ridimensionato in un reggiseno sempre di velo appena raddensato, o in due bande di altra organza rigata incrociate per lasciare molto nudo in vista oltre che enfatizzare le grazie del busto. Forse in pieno sogno di sete avvolte su corpi fragili per convertire la donna in idolo fanciullesco e astratto, forse può tintinnare come un campanello molesto la domanda banale circa la destinataria di tanta bellézza iridescente che nemmeno gli enormi orecchini sembrano fornire di un peso terrestre. Lucia Sollazzo Un modello di Ferre alla sfilata parigina della casa Dior

Luoghi citati: India, Parigi