Gioia Tauro: all'Usi stipendi d'oro

Gioia Tauro: all'Usi stipendi d'oro Dirigenti come prefetti: arrestato il presidente Gioia Tauro: all'Usi stipendi d'oro GIOIA TAURO. Decine di irre- . golarità, piccole e gravi. Come quella di aver attribuito ai diri- I genti stipendi di 4 milioni e | mezzo al mese. «Paragonabile dice non nascondendo il sor- ! riso un ufficiale dei carabinieri I — a quelli di un prefetto di pri- | ma classe». Fino a ieri questa i era l'Usi di Gioia Tauro, il cui \ presidente, Raffaele Lavorato, 41 anni, de, è finito in galera con un lungo elenco di accuse: peculato, truffa aggravata, falso ideologico, interesse privato. L'ordine di cattura, firmato dal giudice Francesco Neridella, è i «lungo» 66 fogli, con 33 capi di i imputazione. Ma non solo stipendi «gonfiati» ed attribuili a funzionari di minimo livello: anche assunzioni con criteri singolari (di persone prive anche dei necessari requisiti fisici); acquisto di immobili da famiglie sotto inchiesta. E' il caso di Salvatore Fazzari e dei figli Fazzari è il patriarca di una famiglia di Rosarno da cui l'Usi ha acquistato — per un miliardo e mezzo — una villa destinata ad ospitare i malati di mente che dovrebbero essere dimessi dallo psichiatrico di Reggio Calabria. Salvatore Fazzari, soggiornante obbligato, ha venduto l'edificio al figlio Giuseppe, che a sua volta l'ha «girato» all'Usi di Gioia Tauro. Questa vicenda ha avuto come corollario la perquisizione domiciliare cui ò stalo sottoposto l'assessore regionale alla Sanità, Rocco Trento, psi, che in una conferenza stampa convocata a tempo di record ha stigmatizzato l'accaduto, denunciando di non aver ricevuto neanche la comunicazione giudiziaria. Per Trento quanto accaduto è «sospetto», alla vigilia dell'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale: «perché con Raffaele Lavorato non ho mai avuto nulla a che spartire. Anzi l'ho sempre attaccato, in tv, nei comizi, sui giornali. Come ho attaccato tutti coloro che hanno contribuito allo sfascio della sanità in Calabria». Trento — che ha anche detto di avere ricevuto minacce di morte tanto che la sua casa è controllata dai carabinieri — ha avuto la solidarietà della giunta regionale. Per il presidente Olivo, suo compagno di partito, «in uno Stato di diritto tutti siamo sottoposti alla legge, a cominciare da chi la deve tutelare». L'inchiesta, che ha portato all'arresto di Raffaele Lavorato, è figlia di un altro procedimento che, anni fa, portò a diversi arresti e ad un lungo elenco di inquisiti (75, ai quali si aggiungono i 5 del nuovo procedimento). Quell'indagine fu condotta dall'allora di¬ rigente del commissariato di Gioia Tauro, il vicequestore Antonino Surace. Poi, quando il funzionario chiese ed ottenne il trasferimento in Toscana, l'inchiesta segnò il passo. Fino a quando il procuratore di Palmi, Cordova, non ha deciso di dargli nuovo vigore, chiamando a completare le indagini un giovane ufficiale dell'Arma, il capitano Salvatore Luongo, responsabile della compagnia di Taurianova, che non ha competenza su Gioia Tauro. Luongo è riuscito a venire a capo della vicenda raccogliendo elenchi, verbali di appalti, bandi di concorso, delibere di assunzione, contratti di acquisto con molte irregolarità. Quanto è bastato al giudice per mandare Lavorato in una cella di isolamento del carcere di Palmi. Diego Minuti