I neonazisti segnano un altro punto di Alfredo Venturi

I neonazisti segnano un altro punto GERMANIA FEDERALE Alle Comunali il partito di Kohl perde l'otto per cento, a vantaggio dell'estrema destra I neonazisti segnano un altro punto Nel Baden-Wuerttemberg boom dei Republikaner BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una sonora batosta elettorale per la Cdu, il partito cristianodemocratico del cancelliere Kohl, e ancora una volta parallelo, inarrestabile, un successo della destra Republikaner. E' accaduto nel Baden-Wuerttemberg, dove poco meno di sette milioni di elettori sono stati chiamati, domenica, a rinnovare i Consigli comunali. 1 due esiti speculari, sconfitta Cdu e affermazione Republikaner, confermano la tendenza che ha avuto prima a Berlino, poi a Francoforte, infine alle elezioni europee i suoi momenti significativi. E' importante notare le dimensioni del fenomeno: la Cdu ha perduto fra il sei e l'otto per cento. L'estrema destra ha guadagnato anche di più: oltre il nove per cento a Stoccarda, addirittura il quattordici a Pforzheim. Immediate, in mol¬ te città del Baden-Wuerttemberg, le manifestazioni di protesta. A Stoccarda duecento giovani si sono radunati nel centro della città per contestare l'avanzata neonazista. A Karlsruhe, dove l'estrema destra si è aggiudicata 4 seggi su 60, centocinquanta attivisti di sinistra hanno assaltato il municipio e si sono registrati gravi incidenti. Le caratteristiche di un meccanismo elettorale particolarmente complesso, e il fatto che in molti Comuni si sono presentate liste interpartitiche, impediscono di valutare il voto complessivo del Land sudoccidentale. Ma i singoli risultati nei centri maggiori sono di per sé eloquenti. Il movimento di voti riguarda quasi esclusivamente i partiti di Kohl e Schoenhuber. Gli altri sono rimasti sostanzialmente stabili: con qualche perdita per i socialdemocratici e i Verdi, con qualche guadagno per i liberali. La relativa intensità della partecipazione al voto, ben oltre il sessanta per cento, ha permesso ai Republikaner di approvvigionarsi a una seconda fonte dopo quella dei cristiano-democratici insoddisfatti: quella degli elettori tradizionalmente tiepidi. Un esultante Schoenhuber ha immediatamente tratto la sua morale dal voto riaffermando una sua convinzione che risale ai primi successi dell'inverno scorso. Siamo ormai il terzo partito tedesco, dice il capo dei Republikaner: primi fra i minori, dunque, in posizione strategica alle spalle dei due partiti di massa. Se questo fosse vero, sarebbero guai per Kohl e i suoi: il Cancelliere ha ripetutamente respinto con sdegno ogni ipotesi di coalizione con l'estrema destra, e rischierebbe cosi di trovarsi senza alleati, e con la maggioranza relativa passata, grazie a Schoenhuber, all'avversario socialdemocratico. A restituire un po' di speranza agli uomini del governo attuale, ecco un sondaggio pubblicato ieri. Si tratta del barometro politico mensile della seconda rete televisiva. Ne risulta che la coalizione Kohl-Genscher è di nuovo maggioritaria nei favori dell'opinione pubblica, e che i Republikaner, se si votasse oggi, non andrebbero oltre il tre per cento. Questo significa che l'estrema destra non entrerebbe al Bundestag. Ma il risultato nel BadenWuerttemberg. ben più concreto di qualsiasi sondaggio di opinione, sembra giustificare l'euforia di Schoenhuber, più di quanto il barometro della seconda rete non valga a raffreddarla. Alfredo Venturi

Persone citate: Kohl, Kohl-genscher, Land, Schoenhuber

Luoghi citati: Baden-wuerttemberg, Berlino, Francoforte, Germania Federale, Karlsruhe, Stoccarda