Un ponte per il Giappone

Un ponte per il Giappone Ruggiero, Umberto Agnelli e Pininfarina incontrano gli imprenditori del Sol Levante Un ponte per il Giappone L'Azienda-Italia cerca nuovi spazi TOKYO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sullo sfondo di un forte; sviluppo dello nostre esportazioni cominciano da domani una serie di incontri politici e economici ad alto livello fra Italia e Giappone per sviluppare ulteriormente scambi e cooperazione, portandoli a un livello più corrispondente al potenziale dei duo sistemi economici. Concentrati negli stessi inorili, politicamente caratterizzati dalla presenza del ministro del Commercio estero, Ruggiero, si hanno lavori di più commissioni a vario livello, si che si può parlare di vere e proprie egiornate italiane», con la partecipazione di alti esponenti di tutta l'imprenditoria italiana. Ruggiero, giunto ieri, avrà lunedi colloqui politici col ministro degli Esteri, Naro Naka yama, c del Miti, Matsunaga. L'opportunità della sua visita è data dalla prima riunione, martedi, di un «business groupi bilaterale di cui fanno parte le maggiori imprese dei due Paesi nei rispettivi settori. Il gruppo e stato appositamente costituito in seguito alle intese dallo stesso Ruggiero raggiunte nei colloqui nel marzo scorso, fissate in un comunicati, congiunto nel quale da parto giapponese si riconosceva l'opportunità di azioni e iniziative comuni per lo sviluppo degli scambi e della cooperazione. Esso è presieduto da parto italiana da Umberto Agnelli, da parte giapponese da Yshitori Chino, presidente della Daiwa Sccurities, una delle quatt ro grandi società del settore. Per l'Italia ne fanno parto 38 imprese; per il Giappo ne 24. Messe insieme, questo ultime hanno però un fatturato pari all'80 per cento del prodotto nazionale lordo italiano Ai lavori del Business group si affiancano quelli di una delegazione della Coni industria capeggiata dal presidente Pininfarina, che avrà incontri con la Keindanron e con altre organizzazioni imprenditoriali Le giornate economiche sono state precedute l'altro giorno dalla presentazione, avvenuta all'Istituto di cultura italiano, dell'Enciclopedia sull'Italia in videodisco realizzata dalla Fondazione Agnelli: un'opera di alto impegno, in lingua inglesi;, che copre tutti gli aspetti della vita e della società italiana, sotto il profilo culturale, storico, economico, politico e sociale. Gli incontri vengono a cadere in un'atmosfera positiva per l'Italia, che i giapponesi stanno scoprendo nella sua dimensione industriale e di sostanziali; stabilita politica. Tra i Paesi industrializzati, il nostro e l'unico che nei primi novi; mesi di quest'anno abbia registrato ininterrottamente un attivo, salito a fine settembre a oltre mille miliardi di lire, noi coni mordo con Tokyo. Le nostro esportazioni sono salito a oltre tremila e settecento miliardi di lire rispetto ai duemila e settecento dello slesso periodo nell'anno scorso, con un aumento del 36,4 per cento, mentre le nostre importazioni sono passate da 2600 miliardi e 2700. Il saldo attivo dell'Italia è salito quindi da circa 150 a mille miliardi, con un tasso di aumento del 581 per cento. Tra i Paesi Cee, l'Italia ò al primo posto nell'incremento dell'export verso il Giappone, avendo superato la Erancia. Malgrado questi segnali positivi, (insieme del commercio estero dei duo Paesi rimane basso. Per l'Italia, il Giappone rappresenta solo il 2,5 per cento del totale dello importazioni, e 1' 1,9 per cento del totale dell'export. In una fase in cui, gonfi di liquiditi), stanno investendo in tutto il mondo, i giapponesi hanno inoltro finora ignorato l'Italia: i loro investimenti nel nostro Paese contano per lo 0,2 per cento nel totale dei loro investimenti esteri La voce più importante del nostro export è costituita da tessile e abbigliamento, con una quota del 30 per cento: la moda italiana, che qui supera largamente quella francese, fa da locomotiva per tutto il resto, come pellclterria e gioielleria In questi giorni, per esempio, Benetton ha concluso un accordo per una joint-ventures, meta della cui produzione sarà importata dall'Italia, che prevedo un giro d'affari per circa mille miliardi di lire. Più ancora che nel resto del inondo, il mach; in Ilaly tira più che mai, in tutti i campi che ar rivano dirottammo al consumatore: dall'abbigliamento alla tavola, al modo di vivere, di comportarsi. La cucina italiana sta incalzando quella francese, sempre più numerosi sono i ristoranti di ispirazione italiana, Vincenzo Buonassisi, di cui è stata tradotta la monumentale «Cucina degli italiani», è una celebrità con trasmissioni televisive di largo ascolto. Cresce la domanda di vini italiani, che si stanno imparando a conoscere ed apprezzare dopo aver venerato esclusivalente quelli francesi o consumato nefandezze tedesche. Ma si hanno segni positivi anche nella meccanica, un settore finora difficile. Non e facile vender macchinari sul mercato giapponese, ma nell'ultimo anno si e avvinto l'ingresso sul mercato di macchinari tessili, per imballaggio, alimentari, per la lavorazione delle lamiere. Tre anni fa l'excport in questo settore era appena di 40 miliardi. Quest'anno è già salito a 200 miliardi. Pari segnali positivi si hanno per gli investimenti: lo speciale ufficio costi. tuito dall'Ice dopo le inteso raggiunte nel marzo scorso ha finora avuto una ti emina di richieste;, specialmente nel settore tossile. Gli incontri di "questi giorni ' hanno lo scopo di sviluppare tutte queste indicazioni positi; ve, non solo con lo sedute plenarie; ma con colloqui fra gli operatori interessati. Nei rapporti rimane l'ombra del problema delle auto, per le quali l'Italia, insieme con Francia e ; Spagna, chiedo alla Cce un periodo transitorio di limitazione , per dopo il '92. Ma ciò non dovrebbe essere da impedimento j allo sviluppo negli altri settori. Da parto italiana si ripete spesi so la formula della impenetrabilità del mercato giapponese, iiid la realtà è che la presenza e ! l'iniziativa di nostri operatori non e finora stata pari a quella altrui in un Paese che per dimensione e capacità d'acquisto è il secondo mercato del mon' do. Fernando Mozzetti e PAESE PER PAESE QUANTE SONO LE SOCIETÀ' DEL SOL LEVANTE REGNO UNITO 92 L' EUROPA Si TINGE DI GIALLO

Persone citate: Benetton, Del Sol, Fernando Mozzetti, Pininfarina, Umberto Agnelli, Vincenzo Buonassisi