In coma «sfrattata» da ospedale

In coma «sfrattata» da ospedale Ragazza di Lecco In coma «sfrattata» da ospedale LECCO. E' in coma vigile da sedici mesi ma dovrà essere dimessa, perché l'ospedale non può più tenerla. Anche se Laura Amigoni, ventenne di Lecco, ha poche speranze di ritornare a una vita normale, deve lasciare il suo letto perché seive a «pazienti più gravi». «E' slata una decisione amara per tutti - sostiene il dottor Francesco Locatelli, direttore sanitario dell'ospedale di circolo di Lecco —, ma necessaria. Non potevamo tenerla ricoverata all'infinito. Ma, si badi, non l'abbiamo cacciata via, tutti noi in questi lunghi mesi ci siamo affezionati a Laura». Ma a casa la ragazza non sarà lasciata sola, almeno cosi afferma il direttore sanitario dell'ospedale lecchese. «Il suo ritorno in famiglia — dice il professor Locatelli — è stato preparato con il contributo di medici, assistenti sociali, affinché i genilori della ragazza non abbiano la sensazione di essere abbati donati». Per i genitori e la sorella di Laura le assicurazioni non bastano. «Ci sentiamo abbandonati da tutti — afferma Angelo Amigoni, muratore, padre della sfortunata ragazza —. Solo un'assistente sociale ha prò messo di aiutarci in questa nostra difficile esperienza». L'appartamento di via Tasso 12, in città, dove abitano gli Amigoni, é molto piccolo: due locali più servizi. Poche decine di metri quadrati per quattro persone. Oltre ai genitori di Laura c'è anche la sorella minore, Simona, 16 anni. «Aggiungeremo un letto nella camera dei miei genitori — dice Simona —. A turni l'assisteremo. Tutti i giorni e per due volte al giorno dovrà essere cambiata e pulita Lo faremo da soli, ma non è giusto lutto ciò...». La giovane lecchese ò in coma dal 24 giugno dello scorso anno. Era in casa quel giorno, quando improvvisamente si e sentita male: un dolore acuto, incredibile. Si era rotta una vena in corrispondenza della fra | zione artero-basale del talamo, j Subito è entrata in coma. Dapprima coma profondo, poi, co ' ma vitale. I medici le hanno dato pochi giorm' di vita. Lei, in! vece, ha resistito, ma, malgrado 1 una lotta disperata, è rimasta ; bloccata in un letto, alimentata i artificialmente con un sondino, j Ora quel letto d'ospedale che l'ha ospitata per sedici mesi dovrà essere cambiato. (m. mar.)

Persone citate: Amigoni, Angelo Amigoni, Francesco Locatelli, Laura Amigoni, Locatelli

Luoghi citati: Lecco