Da un anno ricattavano ditta, arrestati

Da un anno ricattavano ditta, arrestati IN CALABRIA Da un anno ricattavano ditta, arrestati LOCRI. Con l'arresto di Aniello di Ghiera. 39 anni di Stilo, segretario del Cabj, il consorzio autotrasporto bovalinese jonico, è forse stata messa la parola fine alla lunga serie di estorsioni di cui per oltre un anno è rimasta vittima la «Mangialorella» una società che cura l'imbottigliamento di acqua minerale. Dal 18 luglio 1988, la «Mangiatorella» era continuamente ricattata. Attentali, minacce, incendi si susseguivano a ritmo incalzante. L'ultimo «avvertimento» si era avuto a luglio: sei pullman della ditta di autotrasporti Federico, il cui titolare è cointeressato alla gestione della «Mangiatorella», erano stati incendiati Prima ancora, alcuni dipendenti avevano dovuto assistere, impotenti, sotto la minaccia delle armi, all'esplosione di alcune cariche di dinamite che avevano distrutto un cantiere per la costruzione di vasche che servivano alla raccolta delle acque. Lo stillicidio di attentati rischiava di mettere in pericolo anche l'incolumità dei 250 impiegati della società, che erano persino giunti a farsi scortare dalla polizia sul posto di lavoro. Dopo lunghe indagini, ì carabinieri sono arrivati alla soluzione: Di Ghiera era il cervello di un'organizzazione che intendeva impadronirsi del sistema di trasporti della «Mangiatorella». Con lui sono stati arrestati anche i complici. (Agi]

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