Miracolo a San Francisco di Andrea Di Robilant

Miracolo a San Francisco Illeso nella sua auto sepolta, euforia tra i soccorritori Miracolo a San Francisco Vivo dopo 4 giorni sul ponte schiacciato SAN FRANCISCO DAL NOSTRO INVIATO Un sopravvissuto al terremoto di martedì è stato estratto ieri dalle macerie dell'interstatale 880, dopo una complessa operazione di salvataggio durata più di cinque ore. Il ritrovamentq del cinquantasettenne Buck Helms, ben quattro giorni dopo la scossa, ha immediatamente fatto rinascere speranze per le altre 80 persone che risultano ancora disperse. Helms era cosciente quando è stato trasportato all'ospedale. Ha avuto la forza di salutare la folla con un cenno della mano. Dai soccorritori stremati, che lavorano in condizioni di estremo pericolo da martedì sera, si è alzato un grido di gioia. Il salvataggio di Helms ha galvanizzato vigili del fuoco e forze di polizia, che sono tornati tra le macerie con nuova energia. L'operazione è iniziata poco prima delle 6 di mattina (le 2 del pomeriggio in Italia). Face¬ va ancora buio, ma uno dei soccorritori, Jeff Brenckenridge, ha visto il corpo di Helms muoversi nel groviglio della sua Chevrolet distrutta. Però il suo ritrovamento è stato mantenuto segreto, per non alimentare speranze che rischiavano di essere deluse. Il salvataggio è durato tutta la mattinata perché le macerie sono ancora estremamente precarie e il più piccolo movimento sbagliato può far crollare pezzi d'autostrada e fare nuove vittime tra i soccorritori. Helms è stato trovato grazie allo spostamento di una colonna di cemento che ha improvvisamente lasciato scoperta tutta una zona che prima era bloccata. «Gli eravamo passati vicino almeno cinque volte senza renderci conto che era lì», ha raccontato Brenckenridge. L'atmosfera cupa dei giorni scorsi è completamente cambiata. Molti soccorritori avevano detto di voler rinunciare perché il lavoro era deprimente e pericoloso. Ma ieri mattina l'entusiasmo è rinato. «Nonostante i rischi, adesso torneremo tutti là dentro», ha detto Brenckenridge. «Finché c'è la possibilità di trovare qualcuno, nessuno se ne andrà via di qui». Eppure solo poche ore prima ogni speranza sembrava vana. I lavori erano stati addirittura interrotti perché la pioggia aveva cominciato a cadere e le macerie erano diventate ancora più pericolanti. Non c'era più alcuna fretta, e persino i familiari, che pure in questi giorni avevano protestato contro l'apparente lentezza dei soccorsi, parevano rassegnati. Sembrava del resto impossibile che qualcuno fosse sopravvissuto al disastro. L'interstatale 880 e un'autostrada a due piani e durante la scossa di martedì sera la struttura ha ceduto. Il piano superiore è caduto su quello inferiore, schiacciando più di cento pendolari. Andrea di Robilant

Persone citate: Buck Helms, Helms, Jeff Brenckenridge

Luoghi citati: Italia, San Francisco