Peter Maag gran fede mozartiana

Peter Maag gran fede mozartiana Betulia liberata Peter Maag gran fede mozartiana TORINO. Udii) «Betulia liberata» di Mozart, diretta da Peter i Maag e prodotta dall'Orchestra I da Camera di Padova e del Veneto, ha già scritto su queste j colonne Paolo Gallarati in occasioni' dell'esordio dello spetl i colo, un pan. di settimane fa, nella Basilica dei Scìnto a Padova. L'Unione Musicale; ha fatto conoscere all'Auditorium la realizzazione, che; come leggera staffetta in dieci città italiane apre il programma "Mozart Musicista Europeo» dedicato a celebrare Mozart in vista del 1991, secondo centenario della morte. Maag è un mozartiano di si- j cura tede lil «Così fan tutte» diretto al Regio alcuni anni fa re sta uno degli allestimenti più felici del nostri) teatro); seduto al cembalo per i recitativi, ha diretto con la consueta scioltezza, rilevando ugni barlume teatrale del lavoretto scritto d;i Mozart sedicenne: con la sua punta nel recitativo accompa gnato di Giuditta nel seconde alto, racconto preciso e insisti to del cruento convegno nottui no con Oloferne Le voci principali erano quelli: di Gracida Araya. Horst Lauhenthal, Man rizio Morello e Lynda Russai: quest'ultima ha primeggiato su tutti per aderenza stilistica, assenza di forzature liriche trasparenza di registro e capacita di lodoleschi trilli nelle sue arie, «Quel nocchierchc in gran procella» e «Con troppa rea viltà», fra le più interessanti dell'oratorio. I! (oro, impegna to sopra tutto neila conclusi:.;, in stile di concerto vocale ba rocco, era quello del Centri; di Musica Antica di Padova diret te da Livio Picotti: a suo agio in Mozart come in Gabrieli poche sere fa a Milano. Ci vuole tutto il candore di Paumgartner per incolpare del la modestia del lavoro il libretto di Metastasio e attribuire al le frequenti tonalità minori l'indifferenza dei soliti itali.mi gaudenti; le tonalità minori nella mente del giovane prodigio dovevano essere l'equivalente della barocca tetraggine del soggetto, senza che un reale interesse per la composizione avesse avuto modo di farsi valere. Celebrare Mozart è un progetto curioso, avendoci già pensato lui con la musica che ha scritto, del resto eseguita di continuo in tutto il mondo; spe riamo soltanto che a forza di insistere o di vuotare i cassetti non ce la facciano diventare noiosa. Ig- pi

Luoghi citati: Milano, Padova, Torino, Veneto