Mafia, vedova ritratta

Mafia, vedova ritratta Aveva fatto condannare il killer del marito all'ergastolo Mafia, vedova ritratta Ha scritto a! giudice: «Non sono più sicura che sia lui l'assassino» Ad Agrigento uno dei figli della donna sarebbe stato minacciato AGRIGENTO. Paura di mia vendetta contro di lei e i figli? Il dubbio di aver fatto condannare all'ergastolo un innocente? Ad Agrigento, Maria Cangiatosi, 42 anni, una vedova della mafia che l'inverno scorso trovo il coraggio por urlare in con. di assise tutto il suo odio verso l'uomo che riteneva l'as sassino del manto, ha fatto marcia indietro. La donna ha ritrattato l'accusa che aveva lancialo nella palestra di una scuola media, trasformata in aula giudiziaria. Pasquale Salemi, presunto boss emergente delle cosche agrigentine, fu condannato all'ergastoli Ora la vedova dell'imbianchino Antonino Messina ha scritto al giudice a latere del processo: «Non sono più sicura della colpevolezza di quell'uomo». La data del processo d'appello si avvicina Isarà celebrato forse nella prossima primavera a Palermo); facile pensare che la donna tema una vendetta. Ma forse dice la verità ora Pare che Raffaele, il fi1 glio sedicenne, subito dopo l'accusa lanciata in aula dalla madre sia stato minacciato. Né lui né Maria Cangiatosi, però, l'hanno mai confermato agli investigatori, Cne la certezza della vedova non fosse più incrollabile sem- : brava già evidente quando, durante la requisitoria dei pubbli lo ministero e le arringhe dei difensori, Maria Cangiatosi era rimasta assente dall'aula ed era cosi rimasta automaticamente esclusa dal processo. La stessa cosa era accaduta a un'altra vedova della mafia protagonista nel processo, Rosa Moncada Cannella, la moglie di Giovanni Mallia. una delle sei vittime della strage di Porto Empedocle. Ma Rosa non era stata determinata come Maria nell'ac'usare i boss alla sbarra. Maria Cangiatosi ha scritto al giudice- Francesco Mormino e non al presidente della corte Gianfranco Riggio come era logico facesse Riggio e il giudice che rinunciò a trasferirsi all'alto commissariato per la lotta alia mafia «Ho ricevuto minar ce — si giustificò •-, non posso mettere a repentaglio la vita dei miei familiari» La lettera della vedova è stata già trasmessa dalla corte d'assise alla procura della Repubblica, dove e all'esame del sostitute) Roberto Saieva che fu pubblico ministero al processo, finito l'estate scorsa Pasquale Salenti fu il solo dei 22 imputati ad essere condannato all'ergastolo. Antonino Messina fu assassinato a colpi di pistola il 21 aprile 1987 davanti al suo alloggio a Realmonte, un paese dell'Agrigentino dov'era rientrato nel 1980 da Hans, in Belgio, città nella quale tanti anni prima era emigrato. Maria Cangiatosi, nata in Belgio in una famiglia di emigrati siciliani, aveva sposato il fratello di Antonino ma aveva una relazione con il cognato Oliando il marito lo scopri, sparò al fratello ferendolo. Maria andò a vivere con Antonino, portando con sé i due figli nati da! primo matrimonio; poi ebbe un terzo figlio, questa volta da Antonino Messina che aveva sposato dopo il divorzio [a. r.l

Luoghi citati: Agrigento, Belgio, Palermo, Porto Empedocle, Realmonte