Dai magistrati nessuna risposta

Dai magistrati nessuna risposta ALLE ACCUSE DB ROMA Dai magistrati nessuna risposta NAPOLI. Tutti tacciono. Castelcaputmo, il vecchio palazzo di giustizia, risponde con il silenzio alla commissione inquirente della Giunta per le elezioni, che l'altro ieri ha accusato i vertici della magistratura nap letana di avere indagato poco e male, o con grande ritardo, sui brogli compiuti in occasione delle consultazioni politiche dell'87. Tace anche il sostituto procuratore della Repubblica Luciano D'Emmanuele, che da un anno conduce l'inchiesta più vasta e complessa sul «bubbone» delle elezioni-truffa. La scorsa primavera il magistrato firmò ben mille comunicazioni giudiziane per falso e violazione delle leggi elettorali. Destinatari furono presidenti, segretari e scrutatori di centinaia di sezioni disseminate nell'intera provincia di Na¬ poli. Tra i comuni maggiormente coinvolti nello scandalo figurano Pozzuoli, Quarto, Torre Annunziata, Palma Campania, Torre del Greco e Gragnano. Nei documenti raccolti dal giudice D'Emmanuele è elencata una serie interminabile di illeciti: irregolarità nella compilazione dei verbali, inspiegabili correzioni nell'attribuzione dei voti di preferenza, ma anche misteriosi furti o manomissioni di plichi. Un'altra inchiesta sullo scandalo delle elezioni-truffa è condotta dalla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Riguarda il «giallo» della distruzione di migliaia di schede elettorali bruciate a Marcianise, un Comune della provincia di Caserta. Il testimone-chiave dell'inchiesta, è morto d'infarto. (f. ni.]

Persone citate: D'emmanuele, Gragnano, Luciano D'emmanuele, Quarto

Luoghi citati: Caserta, Marcianise, Napoli, Roma, Santa Maria Capua Vetere