COME FAR FUNZIONARE L'ITALIA di Gianni Vattimo

COME FAR FUNZIONARE L'ITALIA COME FAR FUNZIONARE L'ITALIA IL tema annunciato dalla Uil per il suo prossimo congresso, «Far funzionare l'Italia», merita un'attenzione particolare per varie ragioni. Ha un significato sintomatico che va molto al ili là delle vicende di una particolare confederazione sindacale, e anche in generale dei sindacati. lì' indizio di una trasformazione chetocca il modo stesso di configurarsi ilei lavoro nella società, e the quindi si ripercuote profondamente sulla politica. Non solo, con questo tema, siamo lontani anni luce dagli slogan estremisti dei primi Anni Settanta, che esaltavano il rifiuto del lavoro, siamo anche abbastanza lontani dalla tradizione sindacale più classica, quella centrata sulla rivendicazione (piti salario, meno orario, disciplina più flessibile, più assistenza). Torse, anzi, siamo più lontani da questa tradizioneclassica che non dall'estremismo del rifiuto del lavoro. Quest'ultimo, infatti, nella misura in cui aveva un senso, esprimej va l'oscura coscienza che nel mondo tardo-industriale il lavoro, almeno nei suoi aspetti più tradizionali di fatica, disciplina, gerarchia, forse anche •competenza professionale» specifica, fosse destinato a subire un drastico ridimensionamento. Anche la (troppo) popolare polemica contro il consumismo, quando non è vuota retorica moralistica, indica nello stesso senso: sembra che ciò di cui soffre il cittadino elei mondo industriale, almeno là dove vige la democrazia politica, non sia più tanto la povertà materiale, o l'oppressione, o la ciisciplina del lavoro, bensì la spinta compulsiva ai consumi. (Qualcuno anzi sostiene che il cittadino di questo mondo industriale avanzato non si definisce più tanto come lavoratorema come consumatore, e probabilmente anche in questo c'è molto di cero). E' in questo quadro che diventa comprensibile come una confederazione sindacale (non e la sola, anche gli altri sindacati, come appare da molti segni, si muovono ormai in questa logica) possa proporsi come compito quello di far funzionare il Paese, le sue strutture e i suoi servizi. Il disagio di cui soffre Gianni Vattimo CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

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