Curiosità e indirizzi per chi ama ricamare

VOGLIA DI PUNTI SERVIZI VOGLIA DI PUNTI Curiosità e indirizzi per chi ama ricamare C, è chi lo fa perché glielo ™ ha consigliato lo psicologo, chi per rilassarsi dopo una giornata di lavoro. Ma non lo disdegnano neppure i bambini delle elementari come regalo alla mamma. Una nuova voglia di ricamo pervade le case italiane. Qualche anno fa nessuno ci pensava, oggi è un continuo nascere di riviste, enciclopedie, libri, negozi dedicati a quest'arte. Torino non è da meno. Il «nuovo» ricamo non ha molto a che fare con gli elaborati ajour del corredo delle nonne: si tratta quasi sempre di punto croce o mezzo punto, punti facili che si possono imparare in una giornata e per i quali non c'è bisogno di nessun insegnamento specifico. Punti, inoltre, di tradizione non italiana. I raffinati ricami di Firenze e Asolo non sono passati alle nuove generazioni proprio perché troppo complicati. Il punto croce, invece, nasce in Danimarca e Scandinavia ed è proprio da lì che oggi arrivano gli schemi più richiesti. L'Italia molto spesso si limita ad importare. La più nota agli italiani è la casa danese Fremme, che pubblica riviste e libri. Organizza anche corsi e prepara set completi per i principianti. I filati della Fremme sono tutti tinti naturalmente e i disegni, in stile vagamente country, sono ideati da artisti selezionati attraverso uno specifico concorso. Diverso lo stile in voga in Inghilterra: la casa Elizabeth Bradley ad esempio produce «I disegni di Berlino», serie di figure di stampo vittoriano. Negli Stati Uniti, dove il ricamo è molto diffuso, si spazia dai vecchi disegni in stile Amish ai pupazzi di Walt Disney con la tela in plastica invece che in tessuto. I periodici italiani sono meno specialistici: i mensili Rakam e Mani di Fata si occupano di ricamo ma anche di maglia e di altri lavori. L'unica rivista specifica è Susanna, delle edizioni Idea Donna. Più varietà nei libri: ultimamente sono usciti la «Guida al ricamo» di Mondadori (22 mila lire) e «Il ricamo» di De Agostini (19 mila), dove si trovano spiegazioni pratiche dei vari punti. E ancora «Impariamo a ricamare» delle edizioni Albero (14 mila e 500), e «Il grande libro del ricamo» di De Vecchi (19 mila e 500 lire). Propongono solo schemi «Il grande libro dei punti» delle Edizioni Paoline (28 mila) e «Il libro del punto croce» (60 mila lire) dell'Idea Libri. In stile enciclopedico due opere: della Curcio, «Il libro del cucito e del ricamo» e di Selezione dal Reader's Digest «Il libro del ricamo e della maglia» (59 mila e 900 lire). In edicola si trova a fascicoli (4 mila lire) «Voglia di ricamo» dei Fratelli Fabbri. Per iniziare a ricamare basta un po' di buona volontà e un ago dalla punta arrotondata. Nei set in vendita nei negozi più forniti — grandi mercerie e negozi di filati — c'è tutto l'occorrente: i fili colorati, la tela su cui ricamare e gli schemi dei disegni. I prezzi degli schemi sono molto variabili. Si va dalle 7 alle 150 mila lire e oltre. Dipende dalla raffinatezza del disegno, dalla quantità di colori necessari, dalla grandezza. A Torino ci sono due negozi specializzati prevalentemente in ricamo: «La compagnia del cotone» di via Mazzini 44, e «La bottega del telaio» di via Buozzi 2/4. Più innovativo il primo, più tradizionale il secondo, entrambi propongono gli schemi della casa danese Fremme. Alla «Compagnia del cotone» si trovano una grande varietà di filati e schemi originali provenienti da tutto il mondo. La proprietaria della «Bottega del telaio» prepara da sé schemi di disegni e organizza corsi di tessitura. Il resto è lasciato alla creatività personale. Ricamando si può confezionare — facilmente e con soddisfazione immediata — di tutto: maglie, quadri, cartoncini di auguri, paralumi, borse. Non ci sono limiti all'inventiva. Ir. s.] Il punto inglese, detto (uiclie Madera do delle nonsi sempre di c'è bisogno di ento specifi di tradizione ffiti rii Le foiincine Il complicalo punto intagliò // pimi piallo

Persone citate: Curcio, De Vecchi, Elizabeth Bradley, Madera, Walt Disney

Luoghi citati: Asolo, Berlino, Danimarca, Firenze, Inghilterra, Italia, Stati Uniti, Torino