Poker di big per milioni di voti

Poker di big per milioni di voti E' già cominciata, nei partiti, la grande corsa verso le elezioni di primavera Poker di big per milioni di voti / leader in Comune. Facce nuove in Regione Giusy La Ganga — lui smentisce ma la voce circola da tempo — alla testa della squadra socialista per il Comune con Beppe Garesio, segretario regionale; Guido Bodrato che lascia Palazzo di Città per dedicarsi interamente alla de nazionale mentre si sta ancora cercando il nome di grande prestigio per guidare la lista scudocrociata e tenere il passo dei socialisti; il pei deciso a rientrare nel gioco con nomi nuovi, e tra questi qualcuno desideroso di diventare il Novelli del '90. Ecco alcuni flash (tutti da confermare) del grande parapiglia dei partiti già lanciatissimi verso le elezioni. Nei «palazzi della politica» è arrivato il virus del voto, ha inaugurato un balletto vorticoso di ipotesi. La corsa è aperta. Al nastro di partenza vecchi e nuovi, leader e rivelazioni. Ma prima di quella notte d'aprile quando le liste arriveranno sui tavoli delle commissioni elettorali quante partite a poker, quante sorpre- se. Trovarsi in quegli elenchi, per molti, sarà già una prima vittoria. Nei corridoi del Palazzo e nelle sedi di partito il valzer dei nomi dei candidati sta comunque accendendo speranze, preoccupa qualcuno, amareg¬ gia altri. Una cosa è certa: sta per arrivare un vero «terremoto». Le crisi continue, stressanti, quasi teatrali, in Comune hanno lasciato il segno. Tra Provincia, Regione e Sala Rossa si prospettano scambi e promozioni. C'è la volontà di arrivare ad un generale ricambio delle forze in campo. A Palazzo Lascaris si preannuncia un radicale rinnovamento dei candidati democristiani: vengono dati per partenti Vittorio Beltrami, attuale presidente della giunta, e Luigi Petrini, vice presidente del Consiglio. Entrambi da decenni fanno parte della scena politica piemontese, sono gli ultimi due «soci fondatori» della Regione. Con loro dovrebbero rinunciare alla battaglia elettorale l'assessore Piero Genovese, il vicecapogruppo Armando Devecchi, i consiglieri Luigina Ottaviano e Bartolomeo Martinetti. Nomi nuovi: Tovo, Cavaliere, Picchioni, Camusso sindaco di Pinerolo, Bonansea assessore provinciale, Zanoletti, sindaco di Alba. Per i socialisti probabili le presenze, sempre per la Regione, di Daniele Cantore, e degli attuali assessori comunali Carla Spagnuolo q Mollo. Ancora incertezze sul futuro di Elda Tessore. Su Cantore, comunque, non mancano i punti interrogativi: sono legati soprattutto a dove sarà candidato Garesio (sarà veramente in Comune oppure sceglierà la Regione?). A Palazzo di Città candidato Olivieri — socialista, ex assessore regionale —, perplessità per Porcellana e Lucci, qualche difficoltà anche per Bracco, tutti de. Conferme per Pizzetti — c'è anche un'ipotesi che lo vedrebbe capolista —, Chiavarino, Gaiotti. Agli «andreottia- ni» Galasso e Sebastiano Provvisiero, Vito Bonsignore conta di affiancare qualche nome di prestigio. Qualcuno pensa che Accattino lascerà — problemi di lavoro — (la stessa cosa si dice per Gian Paolo Zanetta), mentre tra i liberali qualche punto interrogativo viene avanzato su Dondona e Tedeschi. Nella sinistra Picciotti Lerro dovrebbe essere candidato nel psi. Discorso diverso invece per la Provincia. Se ne andrebbe Borgogno — in attesa di una nomina di notevole valore nel settore della finanza — e Deorsola, segretario proviciale de, sarà inserito nella lista per il Comune. Tra i nuovi candidati a palazzo Cisterna ci sarà Gian Paolo Zanetta, che guarderà con attenzione anche alla segreteria provinciale. Proprio in questo caso il discorso è diventato però più complesso: il progetto, negli ultimi giorni, ha conosciuto qualche battuta d'arresto. I repubblicani da una parte confermeranno i propri esponenti, dall'altra cercheranno forze nuove: «Voghamo allargare lo spazio politico a chiunque desideri veramente fare qualcosa». Autocritica e ripensamento su come sono stati condotti i giochi fino ad oggi? Anche. Ferrara dice: «Non siamo ciechi, ci rendiamo conto del clima che si è registrato. Bisogna cambiare». Ancora un mistero le intenzioni e gli obbiettivi di La Malfa per frenare la caduta del partito registrata nelle europee con la presentazione della lista unitaria con il pli. In casa del pei, Giorgio Ardito spiega che «nulla è ancora stato deciso. Siamo appena agli inizi. Presenteremo una lista aperta a tutti, sentiremo i pareri di movimenti e associazioni». Nomi non se ne fanno, anche se c'è nell'aria qualche grossa sorpresa. Intanto, la notizia di un interessamento di Goria al Comune di Torino è resa incerta da una nuova decisione: Kex presidente del Consiglio sembra orientarsi sempre di più a Milano. Paolo Negro Gian Mario Ricciardi

Luoghi citati: Alba, Milano, Pinerolo, Torino