Extraterrestri e mangiatori ad Ufo

Extraterrestri e mangiatori ad Ufo SEGRETISSIMO Extraterrestri e mangiatori ad Ufo Gli Ufo avvistati dalla Pravda a metà strada tra il castello di Dracula e le cliniche del Gerovital gettarono Montecitorio nel panico. Subito i commessi si diedero a cercare affannosamente il molto onorevole professor Fanfani (di cui era nota l'antica frequentazione con Madame Aslan) e la sua diletta Maria Pia (da sempre dedita ai «legami di sangue» internazionali) che da qualche tempo sembravano scomparsi dalla scena politico-mondana della capitale. Ma non risultarono presenti a nessuno degli indirizzi conosciuti. E la cosa incominciò a destare molte preoccupazioni in tutti gli ambienti vicini al ministero dei Beni culturali, soprattutto nella sezione Conservazione & Bassorilievi. Ma l'allarme, fortunatamente, era destinato a rientrare quasi immediatamente. Ad una più attenta lettura delle testimonianze risultò infatti che gli extraterrestri erano alti almeno tre metri ed avevano la testa piccola. Fatto che annullava la preoccupazione in sé, ma che faceva rientrare alcuni vigorosissimi sospiri di sollievo che si erano sparsi lungo tutto lo Stivale e soprattutto sulle rive dei laghi dell'elvetica confederazione che ospitava volentieri la Rossa, ma che faceva benissimo a meno di altre Croci. Il problema restava però aperto. E, data la statura, tutti si misero a cercare Altissimo, che comefUfo era già apparso in Afghanistan travestito da mujaiddin alcuni anni prima, quando aveva avuto l'apparizione del Pannella Pellegrino ed era diventato il depositario dei tre segreti del polo laico che avrebbe però potuto rivelare soltanto nel prossimo Duemila. Ma in questo caso le ricerche diedero subilo buon frutto: lo trovarono infatti a bordo di una stupenda «Saub» turbo, appena elaborata da quel mago dell'assetto che rispondeva al nome di De Lorenzo. E lo ridussero in fretta alla renz ragione: fu sufficiente promettergli una soglia elettorale dello 0,001 per cento e la protezione del WWF in quanto razza in via d'estinzione. Ma la Pravda insisteva. E la questione non era per nulla chiusa. E se l'Ufo fosse stata un'Ufa? Il dilemma non era irrilevante. E tutti si trovarono a pensare contemporaneamente ad Aureliana Alberici, ministra ombra dell'Istruzione, detta anche confidenzialmente «Ufa che barba!». C'era un piccolo particolare, però: la signora Occhetto non era mai scomparsa. Anzi: inseguiva le ombre scolastiche con una tale insistenza che già gli insegnanti, che se la trovavano sempre più spesso in classe, la chiamavano ormai l'ombra di Banco. E paventavano che presto il suo sfrenato attivismo l'avrebbe portata a diventare l'ombra di Cattedra. A questo punto fu necessario fare l'appello telefonico perché, dato l'assenteismo forsennato che vigeva nelle aule del Potere, ad occupare Roma c'erano solo più Sbardella ed il cardinal Poletti impegnati in quel nuovo gioco di società che tanto aveva furoreggiato nei secoli bui del Medio Evo: Stato e Chiesa. Da) controllo, gli eventuali Ufi dalla testa piccola risultarono essere talmente numerosi da mettere insieme dieci squadre di calcio. E quelli dalle membra spropositate altrettanti: ma l'anomalia era presente solo nelle mani. Che erano talmente lunghe da rendere inattendibile persino la Pravda che fu costretta alla sua solita cirillica ritrattazione dal titolo: «Erano solo mangiatori ad Ufo ì n"ano _J

Persone citate: Aureliana Alberici, De Lorenzo, Fanfani, Madame Aslan, Maria Pia, Occhetto, Pannella Pellegrino, Poletti, Sbardella

Luoghi citati: Afghanistan, Roma