I santuari tornano inviolabili

I santuari tornano inviolabili I santuari tornano inviolabili In principio si era trattato di una sottile disputa.sui requisiti occorrenti per essere nominati dal Csm a capo dell'Ufficio istruzione. Così, a colpi di «distinguo» fra anzianità senza demerito e professionalità più o meno specifica, era nato il caso Palermo. La disputa era poi degenerata in scontro quando si era posto il problema del destino dei pool. I fautori del rafforzamento di questo modulo di organizzazione del lavoro avevano dovuto cedere il passo a coloro che (dentro e fuori dal Csm) mostravano chiaramente di preferire — al di là dei proclami labiali — concezioni burocratiche dell'intervento giudiziario. Concezioni brillanti e ardite: capaci persino di equiparare i reati di mafia... ai furti nei grandi magazzini. Con la scusa che altrimenti il professionismo dell'antimafia avrebbe finito per creare centri di potere pericolosi per l'ordinato svolgersi del lavoro giudiziario. Da ultimo (ed è purtroppo cronaca di questi giorni) il caso Palermo si è trasformato in un pantano di anonimi, insinuazioni e pettegolezzi. Tra la gente, sulla stampa e fra gli stessi magistrati, lo sconcerto e il fastidio dilagano. Del caso Palermo non se ne può proprio più. Il messaggio che con sempre maggiore intensità e frequenza si sente ripetere — un po' dovunque — è che i magistrati dovrebbero smetterla di combattersi fra loro. Così lo Stato, finalmente,' potrebbe avere la meglio sulla temibile piovra. Può anche darsi che questo suggestivo messaggio conten-i Gian Carlo Caselli CONTINUA A PAGINA 2 4

Persone citate: Gian Carlo Caselli

Luoghi citati: Palermo