Prime polemiche

Prime polemiche Prime polemiche 77 sindaco accusa Bush «Ilgoverno non ci aiuta» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sulle rovine del terremoto di martedì, una feroce polemica è scoppiata tra il sindaco di San Francisco Art Agnos e la Casa Bianca, alla vigilia della visita di oggi di Bush alle zone terremotate. Agnos ha accusato il governo di lesinare gli aiuti alla città e di non voler finanziare l'ammodernamento della rete stradale californiana, e ha definito «pubblicità televisiva» il breve viaggio del vicepresidente Quayle tra le rovine l'altro ieri. «La Casa Bianca ha stanziato meno di 300 milioni di dollari, mentre la sola San Francisco ha bisogno di oltre 2 miliardi», ha protestato Agnos (si tratta rispettivamente di 400 e di 3700 miliardi di lire). «E Quayle, invece di venire a parlare còl sindaco, si è fatto portare in elicottero in due o tre posti per farsi filmare dalle tv». Dietro l'improvvisa polemica, che turba l'avvio della ricostruzione della città, c'è l'orgoglio di Art Agnos, un democratico, per aver evitato una seconda Armenia, e la sua preoc¬ cupazione che San Francisco giunga impreparata all'appuntamento col ((big one», il superterremoto che secondo i geologi colpirà la California nei prossimi trent'anni. «Il ventre molle delle nostre città sono le autostrade sopraelevate e i ponti — ha spiegato il sindaco —. «La sapraelevata 880 di Oakland, che ha ucciso 250 persone, è stata costruita a cavallo del '50, con tecnologie non ancora antisismiche. Il bilancio del terremoto non sarebbe stato così tragico se fosse stata ammodernata». La Casa Bianca ha reagito con irritazione alle accuse di Agnos. «Durante la sua visita a San Francisco, il vice presidente gli offrì due volte di mandarlo a prendere in elicottero, ma lui ha rifiutato», ha ribattuto secco il portavoce Fitzwater. «Il capo di gabinetto Sununu gli ha telefonato, ma Agnos non si è mai lasciato trovare. Ci spiace che abbia deciso di non collaborare con noi». Molti mass media hanno però dato ragione al sindaco. Con l'eccezione della 880, l'area di San Francisco ha resistito al terremoto grazie ai se¬ veri regolamenti antisismici del Comune: non a caso a San Francisco sono crollati solo edifici degli Anni Trenta o Quaranta. Inoltre il Comune prepara l'intera popolazione alle scosse telluriche fin dall'infanzia con frequenti esercitazioni, e i servizi sono strutturati in modo da far fronte alle emergenze. Ma il Comune non è in grado di ristrutturare la rete autostradale — e soprattutto i ponti — che è in parte obsoleta come nel resto degli Usa. Il terremoto di martedì ha messo in rilievo il divario tra le strutture private e le pubbliche. Le prime, come i grattacieli, che fanno più paura all'uomo della strada, si sono mostrate sicure; le seconde, come i ponti e le sopraelevate, sono invece risultate carenti. Era già accaduto in passato: nel terremoto di Los Angeles del '71 furono le sopraelevate a fare più morti. Il governatore Deukmejian ha or- dinato un'inchiesta sulla 880, chiamata a Oakland «the dancing road», la strada che balla perché irregolare. L'inchiesta è diretta ad accertare se esistano gravi reponsabilità politiche a carico di qualche autorità: la 880 fu infatti rafforzata dopo il terremoto di Los Angeles, ma rimase misteriosamente esclusa da un programma quadriennale di ammodernamento delle sopraelevate e dei ponti in corso dall'88. Bush ha chiesto ieri un rapporto a Quayle, promettendo «il coordinamento dell'intera opera di ricostruzione» con i Comuni e con la California. Il presidente è di nuovo sotto accusa, come lo fu per il disastro ecologico della Exxon Valdez e per l'uragano Hugo. Ha fatto appello al volontarismo degli americani per la raccolta di fondi per San Francisco, la manodopera gratuita e via di seguito. Ma la Fema, l'ente federale per le catastrofi, la stessa che dovrebbe organizzare i soccorsi in caso di guerra nucleare in tutti gli Usa, sembra semiparalizzata. Ennio Caretta >3f La cupola del Palazzo delle Belle Arti di San Francisco si staglia contro le rovine fumanti del quartiere della Marina: il sismo ha provocato perdite dalle tubature del gas, e il fuoco ha fatto più danni delle scosse. A sinistra, una donna viene estratta, incolume, dalle macerie'