Doping nei pesi il Coni guarda
Doping nei pesi il Coni guarda CONI Gattai attende notizie dai magistrati Doping nei pesi il Coni guarda ROMA. Sull'ultima vicenda-doping, che ha coinvolto la federazione italiana lotta-pesi-judo, il Coni non prende posizione, ma ha deciso di attendere le conclusioni della indagine della magistratura. Lo ha annunciato Arrigo Gattai al termine della riunione di Giunta. La vicenda è quella della denuncia presentata alla procura della Repubblica di Savona dall'ex azzurro Pietro Puija contro i vertici federali — l'ex dt Polletti, l'ex medico federale Faraggiana e l'ex allenatore Dousa —, secondo lui colpevoli di averlo obbligato ad assumere steroidi anabolizzanti che gli avrebbero poi procurato l'ernia del disco. I tre ex dirigenti hanno già ricevuto un mandato di comparizione dal procuratore capo Michele Russo, che li interrogherà presto. «Da una parte abbiamo le accuse di Puija — ha fatto rilevare Gattai — dall'altra le negazioni dei tre ex responsabili. Il Coni deve attenersi ai fatti e alle documentazioni. Ne abbiamo ricevuta una, molto circostanziata, anche dalla Filpj, in cui sono elencati tutti i controlli anti-doping cui è stato sottoposto Puija dal 1985 in qua, nessuno con esito positivo». «La Filpj — ha continuato Gattai — è stata una delle federazioni più sollecite ad adottare i controlli a sorpresa, che hanno portato alla denuncia di tre casi di positività nei primi sei mesi del 1989 e alla squalifica degli atleti Albeggiani, Ricchetti e Conciauro. Si giocherebbe pertanto d'azzardo a esprimere giudizi, si mancherebbe di rispetto verso' una federazione che ha fatto il suo dovere». Gattai ha poi promesso il duro intervento se la giustizia dovesse appurare precise responsabilità, facendo comunque osservare l'anomalia del comportamento dell'ex azzurro che ha rifiutato di sottoporsi alle visite di controllo e le offerte di aiuto della federazione per rivolgersi direttamente alla magistratura. Gattai ha poi sottolineato come l'ernia del disco sia tipica del sollevatore di pesi, tanto è vero che ci sono stati in precedenza sei casi del genere.
Persone citate: Arrigo Gattai, Faraggiana, Gattai, Michele Russo, Polletti, Ricchetti
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