Assalto di teppisti al bus Juve di Pier Carlo Alfonsetti

Zaffe «Spinta a risalire» Zaffe «Spinta a risalire» «Bravi Fortunato e Aleinikov» I complimenti di Tricella PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Veder Parigi e lasciarle un gol come ricordo. E! l'esaltante esperienza vissuta ieri dalla Juve che ha posto le premesse per eliminare il Paris St. Germain e andare al turno successivo di Coppa Uefa. Boniperti era stato buon profeta a prevedere che il confronto sarebbe stato difficile: a parte gli episodi di teppismo, la Juve ha dovuto misurarsi con una formazione dal rendimento alterno, ma pericolosa. Logico che Zoff, sia pure concedendosi ampie riserve sul verdetto definitivo, si dica soddisfatto. «E' stato un bel successo — dice —. E avrebbe potuto essere più rilevante considerate le palle-gol che abbiamo avuto e il fatto che forse un'altra rete l'avevamo segnata. Vittoria a parte, abbiamo giocato bene: i francesi hanno avuto una partenza veloce, però siamo riusciti sempre a controllarli e a neutralizzarli. Questo significa che siamo una buona formazione e che, dopo un momentaneo abbassamento di to¬ no, possiamo risalire». E Fortunato? «Si è disimpegnato positivamente e ha assicurato alla difesa la dovuta grinta e autorevolezza». Zoff, in vena di complimenti, elogia Aleinikov. «Mi è piaciuto, si è rivelato un buon organizzatore di gioco». La Juve correrebbe seri pericoli nella partita di ritorno? «Non sarà facile, perché il Paris St. Germain è una squadra di abili contropiedisti». Ed ecco Tacconi: qualcuno si complimenta con il portiere anche per il suo esordio come capitano. «Sì, ho bagnato i gradi nel modo migliore, mi hanno anche promosso; forse l'hanno fatto per convincermi a rimanere». La battuta è scherzosa. Barros, nei giorni scorsi, aveva ribadito la sua ammirazione nei confronti di Ivic, già suo allenatore ai tempi del Porto. Per ironia del destino, con il suo gol il piccolo portoghese potrebbe aver contribuito al siluramento del tecnico jugoslavo. «Se lo cacciassero, mi spiacerebbe veramente. Naturalmente, durante la partita, non si può pensare a certi risvolti: sono contento perché ho segnato il pri- mo gol». E dedica la rete al presidente del suo Paese, Soares, che è a Parigi per una visita di Stato. Ed ecco Fortunato. Due volte «libero» e due volte vittorioso in Coppa1.'a quanto pare, il nuovo ruolo porta fortuna al neojuventino che però tiene a precisare: «Qui è stato molto più difficile che in Polonia. All'inizio i francesi ci hanno un po' sorpresi con quella partenza in velocità, ma poi li abbiamo neutralizzati a dovere». Ha dovuto superare particolari difficoltà? «Non direi, mi trovo bene anche da libero, pur se si tratta di un ruolo che richiede particolare attenzione». Una notazione simpatica: Tricella, esonerato a sorpresa da Zoff, al termine si è complimentato con i compagni di squadra: «Sono cose che fanno molto piacere, anche perché siamo davvero amici». Marocchi chiude l'allegra sfilata dei bianconeri: «La Juve ha dimostrato una netta superiorità; le quattro o cinque occasioni che abbiamo avuto rappresentano un bilancio nettamente più positivo del paio di opportunità capitate ai francesi. A Parigi abbiamo dimostrato di avere la convinzione necessaria a batterci nel modo migliore, e ora dev'essere un nostro preciso impegno tradurla in pratica anche in campionato». Pier Carlo Alfonsetti Il folletto decisivo. Barros, con uno dei suoi guizzi, ha deciso il match

Luoghi citati: Parigi, Polonia