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LA SCIENZA HA LIMITATO IL DISASTRO LA SCIENZA HA LIMITATO IL DISASTRO LA California divide con il Giappone tre primati: è all'avanguardia nella tecnologia, è esposta a terremoti catastrofici, è attrezzata contro i danni sismici. L'intensità della scossa che ha colpito la regione tra Santa Cruz e San Francisco è stata di poco inferiore al settimo grado della Scala Richter. La scossa del lontano 1906 è valutata intorno all'ottavo grado. Poiché la Scala Richter è logaritmica, il terremoto dell'altro ieri risulta 10 volte meno violento di quello d'inizio secolo. Allora ci furono 700 morti. Questa volta il bilancio provvisorio parla di 270. In mezzo ci sono ottant'anni di progressi scientifici: oggi le minime deformazioni del suolo californiano sono sotto il controllo di una rete laser e di satelliti artificiali per telemetria ad altissima precisione. D'accordo, la popolazione è molto cresciuta, ma la prima impressione è che non ci sia stato un progresso decisivo né nella previsione dei terremoti né nella prevenzione delle loro conseguenze. E' davvero così? Incominciamo dalle previsioni. Adagiata sulla faglia di San Andreas, cioè sopra la cicatrice tra due pezzi di crosta terrestre che si spostano l'uno rispetto all'altro di qualche centimetro all'anno, la California è un'area dove i terremoti non giungono mai inattesi: facendo una media statistica dei terremoti del passato, è abbastanza facile farsi profeti di futuri terremoti con un margine di incertezza modesto rispetto ad altri Paesi. Ma di qui a prevedere un terremoto in modo socialmente utile c'è un balzo che la scienza non sa ancora compiere. Perché la previsione serva, dovrebbe essere esatta entro il margine di qualche giorno. Invece, salvo casi isolati e ancora da verificare bene, finora le previsioni hanno margini di incertezza di anni. Per la California l'US Geologica! Survey recentemente aveva valutato che una scossa potente come quella del 1857 dovrebbe ripetersi all'incirca ogni 140 anni: i timori si accentrerebbero quindi intorno al 1997. Gli stessi esperti hanno calcolato che un terremoto come quello del 1906 Piero Bianucci CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA