«Caro Milan non ti divertirai più col Real»

«Caro Milan, non ti divertirai più col Rea!» I madrileni si presentano stasera a S. Siro con una difesa molto rinforzata per evitare il tracollo dell'anno scorso «Caro Milan, non ti divertirai più col Rea!» E'la sfida delpresidente Mendoza, oggi a pranzo dal nemico MILANO DAL NOSTRO INVIATO «Inter, Napoli e Juve le abbiamo fatte soffrire, questo MHan ci mette in croce. Ma stavolta si divertirà meno». Ramon Mendoza presidente del Real Madrid, sessantaquattro anni ben portati malgrado gli stravizi (donne, soprattutto), non si dà pace e rilancia la sfida. Ha cambiato allenatore e difesa: l'idea gli era venuta subito dopo lo 05 di San Siro. Aveva trovato i colpevoli. Superstizioso, ha cambiato albergo per il nuovo raid milanese: quello dell'altra volta ha portato male. Deve ancora scegliere l'abito per stasera: «No, azzurro no. Mette jella». Ha cambiato anche protezione: «Confidavo in santa Caterina, stavolta mi appoggio a santa Teresa». Sorride, stirando le rughe nascoste dall'abbronzatura. «La partita si inizierà a mezzogiorno. Berlusconi mi ha invitato a pranzo nella sua villa di Arcore. Credo ci sarà anche il delegato Uefa. Di questa Uefa che ci uccide con la formula assurda dei sorteggi senza teste di serie già dal secondo turno. Milan-Real così presto è una tragedia. Il presidente Georges non ha neppure risposto al mio progetto di una prima fase a gironi». Torna su Berlusconi: «L'ho conosciuto quando stava per prendere in mano il Milan. Capii subito che era un uomo ricco di immaginazione e di volontà. E mi dissi "questo vince subito lo scudetto e ce lo troviamo davanti". Purtroppo ho avuto ragione, ma sono contento per lui». Amico del presidente del Milan, amico di Agnelli, dell'Italia: «Ci vengo sempre in vacanza, anche la scorsa estate. Ho incontrato Agnelli, abbiamo parlato a lungo. E' innamorato del calcio come della Fiat». Gli si chiede come mai, mal- grado i suoi stretti rapporti commerciali con l'Urss, non abbia puntato su giocatori sovietici. «Vanno bene gli stranieri che ho. L'Avvocato mi chiese Hugo Sanchez: spiacente, a Madrid il messicano è un idolo. Ho cercato Michailitchenko, per ora un niet. Ma anche i russi costano troppo. Io cerco perle a buon prezzo...». A buon prezzo, e anche con qualche truccò. Cacciato Beenhakker e assunto il gallese Toshack, il presidente si è sentito porre dei punti fermi: cessione ài Gallego (Toshack commentò per la tv spagnola il 5-0 del Milan e disse: «Con quel Gallego il Real non può far strada»), avanzamento di Sanchis, Schuster libero e via dal centrocampo, due difensori nuovi. Fernando Hierro e Ruggeri. Mendoza accettò. Ma il Valladolid aveva già ceduto, contratto firmato, all'Atletico il più giovane dei tre fratelli Hierro. Mendoza offrì al giocatore stipendio doppio. L'Atletico Madrid si appellò alla federazione. Ma il Real ha peso politico. Una multa ed ecco Hierro stasera contro il Milan. Ruggeri giocava nel Logrones. Il Ri ver Piate aveva posto una condizione: se il difensore fosse stato ceduto per più di 100 milioni di pesetas (un miliardo e 300 mila lire circa) il dieci per cento sarebbe toccato al club argentino. Mendoza ha pagato Ruggeri 100 milioni di pesetas. Dei soldi neri e dei quattro giocatori del Castellon dati in aggiunta al Logrones il River non sa. Diavolo di un Mendoza. Anche Ruggeri, così, contro il Milan. Si occuperà di Van Basten. Se le magie del presidente, attualmente coinvolto in sempre rischiosi commerci con la Colombia (malgrado il tema sia il caffè), abbiano rivitalizzato la squadra lo vedremo stasera. Butragueno è ancora acciaccato, forse da forfait. Michel, giocatore serio e concreto dice: «Noi siamo meglio dell'anno scorso, a loro mancano Gullit e forse Donadoni. Ma il punto di forza del Milan è Ancelotti». Mendoza ascolta, accendendo la sigaretta col mozzicone della precedente. E' il Milan a renderla nervoso? «No, fumo così anche prima di affrontare il Murcia. Il calcio mi prende troppo». Presidente, l'Uefa ha affidato Milan-Real agli stessi arbitri che hanno diretto Atletico Madrid-Fiorentina in Coppa Uefa: Schmidhuber a S. Siro e Vautrot al Bernabeu. L'Atletico ha protestato con l'Uefa per entrambe le direzioni di gara. I due arbitri hanno quindi un debito col calcio spagnolo... «Non diciamo sciocchezze, la rovina dell'Atletico è stata la Fiorentina e basta». Mendoza regalò una Mercedes a ciascun giocatore per l'eliminazione del Bayern, aveva pronto uno chalet se vincevano la Coppa. Stavolta pagherà in pesetas malgrado i giocatori (ragioni di tasse) preferiscano un regalo. Bruno Perucca Un rientro. Donadoni è pronto a giocare, aspetta che Sacchi lo chiami: dipendesse da lui, entrerebbe subito In campo