Friedman «Sono ottimista»

Friedman: «Sono ottimista» i GURU USA Friedman: «Sono ottimista» I guru .di Wall Street sembrano tranquilli, da quel che si legge su «Time». Il futuro è rosa, assicurano, anche se il presente ha delle tinte poco attraenti. Il crollo dello scorso venerdì è un incidente di percorso — sostengono i più — e la ripresa non si farà attendere per molto. «Senza dubbio la fluttuazione dei prezzi e il calo in percentuale sono stati notevoli», ammette Milton Friedman, premio Nobel per l'economia. «Ma — continua — il mercato punterà di nuovo al rialzo, come è avvenuto anche dopo il calo di 508 punti in un solo giorno nell'ottobre '87. In fin dei conti, si tratta di un fenomeno legato al mercato. Non deve essere, invece, interpretato come un segno di cattiva salute dell'economia». Il toro tornerà a correre a Wall Street? «I miei indicatori vanno tutti in questo senso», sostiene Elaine Garzarelli, che si occupa delle strategie di portafoglio della merchant bank Shearson Lehman Hutton. «E ogni volta che si crea una situazione di questo tipo — aggiunge — si possono verificare delle inversioni di tendenza. Ma si tratta di cali che non superano mai il 10-12%. E' quello che è successo nel 1978 e nel 1979, quando siamo passati attraverso quelli che, in seguito, sono stati definiti i "massacri di ottobre". Questi cali, in realtà, non sono durati molto: al massimo quattro settimane. Poi il mercato ha ripreso la sua corsa». Il vero problema, secondo Lester Thurow della Sloan, la scuola di management del Massachu- sett Institute of Technology, è che «il mercato dei titoli-spazzatura ha cessato di esistere». E spiega: «Se la United Airlines non è in grado di collocare questi titoli, vuol dire che nessun altra società può farlo. La United ha una serie di attività, è proprietaria di aerei, di terminals. Se non riesce a ottenere finanziamenti una società di questa portata, non vedo a chi possano essere prestati dei soldi». Dunque, niente più titoli-spazzatura? T. Boone Pickens, magnate del petrolio e protagonista di diverse scalate, non è d'accordo. «Visti i livelli sui quali oramai ci muoviamo è normale che alcune operazioni possano andare male. Ma è una delle regole del libero scambio. Non penso che molte altre di queste siano destinate a fallire. Mi sembra, invece, che il mercato dei titoli-spazzatura sia abbastanza ben distribuito tra i grandi operatori». L'unica voce contrastante è quella di William Simon, ex segretario al Tesoro e ora passato a far parte delle fila degli investitori. Simon preferisce sottolineare l'aspetto economico del crollo di venerdì scorso. «C'è una sola vera minaccia per l'economia del nostro Paese: gli eccessi economici e finanziari. La maggior parte di questi comportamenti sono attribuibili, ovviamente, al governo. Mi riferisco, in particolare al disavanzo del bilancio. Presto o tardi, però, qualcuno deve pur pagare per i continui eccessi. E questo qualcuno è sempre l'investitore».

Persone citate: Boone Pickens, Elaine Garzarelli, Friedman, Hutton, Lehman, Lester Thurow, Milton Friedman, Sloan, William Simon