Amnistia fino a 4 di Francesco Grignetti

Amnistia fino a 4 anni La proposta presentata venerdì in Consiglio dei ministri Amnistia fino a 4 anni Manca solo l'accordo per i reati contro la pubblica amministrazione Vassalli: il provvedimento per agevolare il passaggio al nuovo Codice ROMA. Colpo di spugna sui reati che prevedono pene sino a quattro anni. Cancellati anche i reati da sei anni nel caso di imputati anziani. Si procederà invece nel caso di infortuni sul lavoro. Resta da decidere in merito ai reati contro la pubblica amministrazione: peculato e interèsse privato saranno amnistiati o no? E' l'ultimo nodo da sciogliere. Poi partirà l'amnistia per eliminare parte dei procedimenti pendenti che ingolfano gli uffici giudiziari e minacciano di uccidere sul nascere il nuovo processo penale. Venerdì mattina il ministro della Giustizia, Giuliano Vassalli, psi, parteciperà al Consiglio dei ministri con un importante documento nella borsa. E' 10 schema di amnistia, strumento indispensabile secondo alcuni per far decollare il nuovo Codice di procedura penale. 11 ministro ha ribadito che il provvedimento nasce esclusivamente per alleggerire il lavoro dei magistrati nel passaggio dal vecchio sistema al nuovo. «Personalmente sono contrario a provvedimenti di clemenza — dice Vassalli — ma ho preso atto della volontà collegiale del governo, facendo predisporre oltre allo schema dell'amnistia anche un disegno di legge costituzionale che, per il futuro, circoscriva amnistia e indulto a particolarissimi motivi. Se il Consiglio dei ministri aderirà all'impostazione proposta, in settimana ci sarà la schiarita». Secondo il nuovo Codice di procedura penale, i reati «da quattro anni» sono di competenza del pretore. Nelle preture confluirà il grosso del lavoro, di qui l'esigenza di eliminare le pendenze. Nel tetto dei quattro anni rientrano anche alcuni reati contro la pubblica amministrazione: su questi (e su quelli legati all'infortunistica sul lavoro, ma poi Vassalli ha deciso di escluderli dal provvedimento di clemenza) è venuta meno l'unanimità tra i politici. Si scontrano due scuole: quella che escluderebbe dall'amnistia tutti i reati contro lo Stato e quella di manica più larga. A favore della prima sono i comunisti. I socialisti invece non sono contrari per principio all'amnistia più larga. Ma Salvo Andò, psi, teme le contrapposizioni ideologiche: «Non possiamo impantanarci in una polemica. I precedenti non sono tutti dello stesso tenore: l'amnistia del '70 prevedeva il peculato per distrazione; le altre no. Questa volta si può forse fare qualcosa in più tenuto conto dell'esigenza che quest'amnistia si trova a fronteggiare». Dice Giuseppe Gargani, de: «Nessuno pensa di mettere nell'amnistia i reati contro la pubblica amministrazione. Tutt'al più il peculato per distrazione e l'interesse privato. Non c'è ancora un'intesa politica al riguardo e si sono fatti soltanto alcuni ragionamenti. Ma siamo d'accordo sul tetto dei quattro anni». Francesco Grignetti

Persone citate: Giuliano Vassalli, Giuseppe Gargani, Salvo Andò, Vassalli

Luoghi citati: Roma