Il pg della Cassazione

Il pg della Cassazione Il pg della Cassazione «Ilprocesso a Milano? Non cambierebbe nulla» ROMA. «Le circostanze evidenziate dai carabinieri e dalla polizia non appaiono tali da far presumere o addirittura prevedere turbative dell'orbine pubblico e quindi integrare i "gravi motivi" previsti dall'articolo 55 del codice di procedura penale». E' quanto ha scritto nel suo parere il sostituto procuratore generale della Cassazione Giovanni Tranfo, per affermare la posizione contraria dell'ufficio da lui rappresentato al trasferimento da Torino per «legittima suspicione» del processo per gli infortuni alla Fiat. «A parere di questa procura generale — prosegue il cons. Tranfo — non vi sono elementi che giustifichino la sottrazione del processo al giudice compe- tente per territorio. Certe intemperanze verbali e certi movimenti minacciosi di gruppi minoritari (che comunque accompagnerebbero il processo in ogni altra sede) non autorizzano a ritenere che la polemica sindacale o il comportamento operaio oltrepassino i limiti del contrasto aziendale o politico per diventare minaccia o pressione sul giudice». «Poiché il risultato pratico di un eventuale accoglimento della richiesta — conclude Tranfo — sarebbe quello di designare come pretore competente quello di Milano, non si vede quale antidoto ai supposti veleni della situazione rappresenterebbe una sede così vicina e, sotto profili socio-politici, così similare». [Agi]

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino