Non c'è accordo per i presidenti di commissione

A Montecitorio Non c'è accordo per i presidenti di commissione ROMA. Giovedì scadono i termini per eleggere i presidenti delle 13 commissioni pennamenti di Montecitorio, e ancora i gruppi parlamentari della maggioranza non hanno raggiunto un accordo. I «nodi» da sciogliere sono quello della commissione Finanze, cui aspirano il socialista Pira e il de Usellini; quello della commissione Bilancio, per cui sono in ballottaggio l'andreottiano D'Acquisto e il fanfaniano Carrus; e quello della commissione Difesa, per cui era candidato Zanone, tornato in discussione dopo gli sviluppi del caso Ustica. La ripartizione generale rimarrebbe quella esistente: 7 presidenze alla de, 4 al psi, una a pri e pli. I socialdemocratici, che in precedenza avevano la presidenza della commissione Finanze e Tesoro, dovrebbero ottenere in cambio la presidenza della nuova commissiono per gli Affari Europei. [Agi]