Il pg torinese querela Repubblica e Md di Claudio Cerasuolo

Il pg torinese querela Repubblica e Md Il giudice Pieri: «Non tollero che la mia istanza di trasferimento sia giudicata un'offesa alla città» Il pg torinese querela Repubblica e Md E sul caso Fiat si accendono contrasti fra i magistrati TORINO. Si accendono nuove polemiche intorno al processo per gli infortuni alla Fiat, sospeso in attesa della decisione della corte di Cassazione (prevista per lunedì prossimo) sull'istanza del Procuratore Generale di Torino Silvio Pieri, che ha fatto istanza di trasferimento del giudizio in un'altra città. Pieri ha presentato a Roma una querela per diffamazione a mezzo stampa contro il direttore di Repubblica Eugenio Scalfari e l'avvocato Guido Neppi Modona, autore di un articolo critico nei confronti della sua istanza. Un'altra querela per diffamazione aggravata è stata presentata da Pieri a Milano contro il presidente di Magistratura democratica, Giovanni Palombarini e il segretario nazionale della corrente di sinistra dei giudici Franco Ippolito. «Non posso tollerare che si qualifichi la mia istanza di trasferimento del processo Fiat ad altra sede come un'offesa alla città di Torino», ha dichiarato il dottor Pieri, riferendosi ad un passo del documento di Md che era stato affisso nelle aule giudiziarie a Torino all'indomani della sospensione del processo. Da palazzo di giustizia arrivano segnali contrastanti. La giunta dell'associazione magistrati del distretto, che aveva in programma ieri una riunione sulla vicenda processuale, a tarda sera, dopo animate discussioni, ha diffuso un comunicato unitario. Si riafferma «lo spirito di indipendenza dei giudici torinesi, che hanno dimostrato in ogni occasione la massima serenità di giudizio e la massima fermezza nell'adempimento del proprio dovere, anche in situazioni di intimidazione e in momenti di oggettivo pericolo per le parti processuali, i testimoni e persino i giudici laici e togati: come dimostrano le vicende che hanno contrassegnato l'offensiva terroristica, l'esplosione della delinquenza organizzata, politica, mafiosa ed economica e i processi del lavoro in cui sono sfociati i conflitti sociali più aspri, come i giudizi dei 61 licenziati e dei cassintegrati Fiat». Ma su un punto la minoranza, rappresentata dai componenti di Md in seno alla giunta, si è dissociata: sulla decisione cioè di sospendere ogni valutazione sull'istanza del pg Pieri fintanto che non sarà concluso il suo iter: «Ma questa valutazione è necessaria e si farà». In un altro passo del documento la giunta ha giudicato «gratuite ed offensive» le dichiarazioni dell'avvocato Chiusano (difensore degli imputati) sull'ordinanza della sèsta sezione del tribunale che ha dichiarato inammissibile l'istanza di ricusazione, laddove il legale ha detto che «il tribunale non ha saputo resistere alle pressioni giornalistiche di ambienti esterni al processo». Sempre nel pomeriggio si è tenuta la riunione della corrente di Magistratura democratica. Non è stato rilasciato alcun comunicato, anche se si è lasciato intendere che nei prossimi giorni potrebbero esserci decisioni clamorose. Claudio Cerasuolo

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino