Bilancio di sangue a Timor

Bilancio di sangue a Timor VIAGGI APOSTOLICI Il pontefice a Mauritius esalta la visione cattolica della coppia Bilancio di sangue a Timor Morti negli scontri dopo la messa del Papa PORT LOUIS (Mauritius). Ci sarebbero stati numerosi morti negli incidenti scoppiati al termine della messa del Papa a Timor Est. Un numero imprecisato di persone sarebbero state uccise dalla polizia indonesiana. Lo scrive il settimanale portoghese «Expresso» nella sua ultima edizione. Il giornale cita come fonte il Fretilin, il movimento che lotta per l'indipendenza di Timor Est dall'Indonesia, e aggiunge che l'informazione è stata confermata dal sacerdote Antonio Costa, della diocesi di Dili. Una ventina di militanti del Fretilin erano riusciti ad avvicinarsi all'altare su cui il Papa aveva celebrato la messa innalzando cartelli con slogan indipendentisti. Secondo testimoni, almeno quattro persone erano state arrestate dagli agenti che avevano disperso con la forza i manifestanti. Il Papa intanto è giunto nel paradiso turistico delle Mauritius dopo un volo di sette ore e mezzo dall'Indonesia. Papa. Woytjla ha pronunciato tre discorsi in un pomeriggio. Uno all'aeroporto per le autorità; uno alla messa vespertina in un parco, tra canti francesi e nenie di creoli, indù e cinesi; e un discorso infine nell'atrio coloniale del palazzo settecentesco del governatore, ai diversi capi religiosi del piccolo arcipelago d'un milione di abitanti, un quarto dei quali cattolici. L'invito del Papa è stato ad una triplice armonia: con le bellezze del creato, in queste isole felici che s'è detto assai lieto di visitare; armonia tra i gruppi religiosi, maggiore dei quali è l'indù con il 52 per cento degli abitanti (per loro egli ha citato una bella frase di Gandhi sull'«amore che governa il mondo»); e infine le armonie della vita di coppia, nell'amore fedele e nella crescita dei figli. Quest'ultimo è stato il discorso più ascoltato. E, pur se pronunciato nel rito della messa, è parso rivolto a gente di diversi credi, presente nel parco cittadino. Già al suo approdo, il pontefice aveva invitato «i mauritiani di tutte le confessioni» a profittare della loro «ricca diversità» di culti e costumi in una costruttiva tolleranza, esempio di pace al mondo. Alla messa nel parco del capoluogo dell'isola dei cigni e degli uccelli esotici, il Papa, tornando forse alle sue omelie di giovane vescovo, s'è indirizzato a ragazzi e ragazze, fidanzati e sposi. E' stato un invito alla visione cattolica della coppia, ma con una tensione persuasiva verso i molti indù, musulmani e buddhisti che formano parte notevole dei suoi ascoltatori. Infine un'applica zione politica: «Non bisogna mai dimenticale che le famiglie sane e civili sono alla base della vita sociale». [Ansa]

Persone citate: Antonio Costa, Expresso, Gandhi, Port Louis

Luoghi citati: Dili, Indonesia, Timor Est