Attraverso il fax spiavano i politici

Attraverso il fax spiavano i politici A Roma una società è finita sotto inchiesta Attraverso il fax spiavano i politici ROMA. Intercettavano i messaggi fax di avvocati, notai, esponenti del mondo politico ed economico, prendevano nota del contenuto e li rilanciavano ai destinatari. Ma qualcosa non deve aver funzionato nel sofisticato meccanismo di spionaggio messo in piedi dalla «Tecnica Axel» di Francesco Santoro. Così, dopo numerose denunce presentate da studi professionali e da privati, sulla società di consulenza romana, il sostituto procuratore della Repubblica Giorgio Santacroce ha deciso di aprire un'inchiesta. Tra le ipotesi su cui si lavora c'è anche quella che le informazioni raccolte servissero per schedare gli intercettati. Dalle perquisizioni negli uffici della società e a casa di Santoro e di alcuni suoi soci sono saltati fuori molti documenti e floppy disk, ma resta ancora un mistero in che modo avvenisse l'intercettazione. I fax infatti sono messaggi scritti che si possono far arrivare a destinazione in pochi istanti lungo le linee telefoniche. Basta una macchinetta, sorta di fotocopiatrice-trasmittente che può essere ormai poco più grande di un telefono. Per la sua rapidità e efficacia lo scambio di fax è dilagato negli ultimi anni sostituendo in moltissimi casi la corrispondenza fra uffici e perfino fra privati. Con quali rischi di interferenze, lo si vede oggi. La «Tecnica Axel» di Francesco Santoro ufficialmente fornisce programmi di gestione del personale, di marketing, di movimenti commerciali importexport. La società, legata ad ambienti della destra, pubblica fra l'altro un bollettino economico che arriva per abbonamento. L'ipotesi che le intercettazioni servissero a schedare politici e imprenditori farebbe pensare che Santoro agisse per conto di altri. [m. g. b.]

Persone citate: Francesco Santoro, Giorgio Santacroce, Santoro

Luoghi citati: Roma