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Socialisti Socialisti «Chi rispetta lo statuto?» ROMA «87 punti dello statuto del partito sono stati forzati migliaia di volte»: Sandro Menchinelli, un illustre sconosciuto del psi, già presidente dei probiviri, ieri nell'imbarazzo generale, all'improvviso, ha posto, all'assemblea nazionale del psi, un problema che Bettino Craxi non si aspettava, il rispetto delle regole. E' stato l'unico dissenso alla riproposizione di un costume che non è previsto nello statuto del partito: quello di votare per alzata di mano la direzione. Ma anche ieri, escluso Menchinelli, nessuno ha fatto obiezioni e il nuovo organismo dirigente del psi (più di 60 membri) è stato eletto all'unanimità. Quello sconosciuto Craxi lo ha dovuto ascoltare e alla fine lo ha anche applaudito. Il problema è il solito: «Uno statuto — ha detto Menchinelli — va cambiato e non forzato. Altrimenti i conflitti che sono numerosi all'interno del partito vengono risolti non in base allo statuto, ma affidandosi alla logica delle forze in campo. E questo è esattamente il contrario di una gestione di diritto del partito, è una gestione di fatto». Quel discorso, però, è rimasto nell'aria. C'è stato solo qualche applauso e una promessa per il futuro. Ogni tanto nel psi fa capolino il problema della riforma del partito, delle regole, ma poi, o per una scandenza elettorale o per un appuntamento politico, la questione rimane lì, irrisolta, pronta ad essere tirata fuori in qualche occasione dal solito guastafeste. Del resto, l'argomento, per un partito proiettato soprattutto a conquistar consensi (questa è la volta delle elezioni di Roma), può anche apparire secondario. «Ma quale problema? », chiede lo stesso Martelli: «Le decisioni prese oggi, quelle sulla nuova direzione, sono sempre il frutto di una lunga trattativa». E il vicepresidente del Consiglio ricorda quando il partito, in una logica suicida, era dilaniato da mille lotte intestine. «Torneremo a dividerci — è la battuta scherzosa con cui liquida l'argomento — quando avremo il 20%». In ogni caso, comunque, è anche questo stato di cose a permettere che l'arrivo dell'Uds sia indolore. Così, ieri, Craxi non ha avuto nessun problema ad inserire nell'organismo dirigente del partito Pietro Longo, Emilio De Rose, Giampiero Orsello, Renato Massari, Gianni Manzolini. Anzi, un Longo sorridente si è potuto permettere una piccola kermesse. Ha detto che «il psdi di Cariglia si spegnerà come una candela, noi lavoreremo per l'istituzione di uno sbarramento elettorale», [a. m.] tua ' m Craxi e Occhetto. Il segretario comunista ha replicato alle accuse del psi

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