Volvo-Renault non piace a Wall Street

Volvo-Renault non piace a Wall Street I titoli svedesi in calo Volvo-Renault non piace a Wall Street ROMA. L'ipotesi di un'alleanza tra Volvo e Renault non ha trovato un'accoglienza entusiastica a Wall Street. Martedì i titoli della casa svedese, spinti dalle voci insistenti su una prossima fusione con la Renault, erano saliti dell'8,9% a 81 dollari, ma già mercoledì, dopo che la Volvo aveva ammesso l'esistenza di «discussioni di carattere preliminare» con Parigi, le azioni sono ridiscese a 79 dollari. Le notizie certe sull'accordo sono ancora poche ma dalle prime indiscrezioni pare che un'eventuale alleanza tra le due case automobilistiche sia destinata a sopperire alle reciproche debolezze. La Renault non ha una posizione affermata nella fascia alta del mercato, dove invece le vetture svedesi sono molto forti, e la sua presenza sui mercati internazionali lascia a desiderare. La Volvo, d'altra parte, non produce una gamma completa di vetture di tutti i livelli ed avrebbe inoltre bisogno di migliorare la sua rete di vendita e distribuzione sul mercato Cee, specie in vista della scadenza del '93; da questo punto di vista l'alleanza con la Renault potrebbe rivelarsi un preziosissimo grimaldello. La fusione creerebbe un nuovo colosso internazionale dell'automobile e del veicolo industriale, con 250 mila dipendenti ed un fatturato annuo vicino ai 38 miliardi di dollari, oltre 50 mila miliardi di lire. La linea completa di prodotti Volvo-Renault coprirebbe il 20% del mercato comunitario con due milioni di veicoli prodotti ogni anno. Ma come si potrebbe configurare un'alleanza di questo tipo? Secondo alcune fonti, citate da «Wall Street Journal», la Renault scinderebbe le sue attività: da una parte quelle automobilistiche, dall'altra quelle nel campo dei veicolii industriali (compreso il controllo dell'americana Mack Truks). Poi ognuna delle due filiali sarebbe fusa con il corrispondente ramo della Volvo. Il settore vetture sarebbe controllato con il 51% dalla Renault, quello camion con il 51% dalla Volvo. Una holding, a capo della quale dovrebbe sedere Per G. Gyllenhammar, presidente della Volvo, controllerebbe le operazioni da Parigi. Un'altra possibilità, considerata probabile da molti osservatori, è che non ci sia una vera e propria fusione tra Volvo e Renault ma che le due case si accordino solo per una joint venture nel settore dei veicoli industriali. Con l'apporto delle attività Renault la Volvo potrebbe diventare leader mondiale nel settore dei camion. [r. e. s.]

Persone citate: Gyllenhammar, Mack Truks

Luoghi citati: Parigi, Roma