Sarà giudicato in marzo

Sarà, giudicato in marzo V. Emanuele Sarà, giudicato in marzo PARIGI. Il processo a Vittorio Emanuele di Savoia in relazione al ferimento, il 18 agosto 1978, del giovane tedesco Dirk Hamer (che morì quattro mesi dopo) si terrà verso la prossima primavera davanti alla corte d'assise di Ajaccio, a meno che il collegio di difesa decida di ricorrere in Cassazione. L'avvocato Giacomo Raffalli ha detto che una decisione non è stata ancora presa. La difesa ha facoltà di ricorrere entro cinque giorni dal rinvio a giudizio. In caso di ricorso, il processo si terrebbe fra un anno circa. Il collegio di difesa potrebbe ricorrere contro la formulazione del rinvio a giudizio, chiedendo una diversa enunciazione dei fatti. Vittorio Emanuele di Savoia, secondo la decisione della «Chambre d'accusation» di Bastia, deve comparire davanti alla corte d'assise della Corsica del Sud per «lesioni e ferite volontarie che hanno procurato la morte non intenzionalmente». «E' importante e va sottolineato — ha detto l'avvocato Raffalli — che non è un'imputazione di omicidio. Vittorio Emanuele infatti non vide la vittima, non era in effetti in posizione tale da vederla». Secondo la versione dei fatti, fornita dallo stesso Vittorio Emanuele, egli si era recato sull'imbarcazione del medico romano Nicola Pende, alla ricerca di un suo canotto scomparso, e sparò un colpo in aria «a scopo di intimidazione». [Ansa]

Persone citate: Bastia, Dirk Hamer, Giacomo Raffalli

Luoghi citati: Corsica Del Sud, Parigi