«lottiamo con l'Est contro la droga»

«Lottiamo con l'Est contro la droga» «Lottiamo con l'Est contro la droga» DeMichelis: in primo piano i rapporti nel Mediterraneo washington DAL NOSTRO INVIATO A chiusura dei colloqui politici alla Casa Bianca e con gli esponenti dell'amministrazione Bush, il presidente Cossiga ha tirato le somme, ieri, incontrando i giornalisti italiani al seguito, mentre il. ministro degli Esteri De Michelis ha delineato in un intervento davanti all'euro-gruppo dell'Alleanza Atlantica le nuove prospettive per gli Anni Novanta. I due incontri di Cossiga con Bush sono stati incentrati sui rapporti Est-Ovest e soprattutto sulla evoluzione impetuosa nei Paesi dell'Europa orientale, ma hanno riguardato anche altri argomenti di cui ieri il presidente ha dato conto. Alla Casa Bianca e nell'incontro successivo con Baker, quindi, si è parlato anche di Medio Oriente, e non solo della crisi fra Israele e i palestinesi ma anche di Liba¬ no e di Libia. Da parte italiana è stato evidenziato ai governanti Usa il ruolo dell'Olp e la necessità di un appoggio da accordare ad Arafat per assecondarne gli sforzi e sostenerne il peso all'interno del mondo arabo. Fin qui il punto di vista italiano è stato sostanzialmente recepito da parte dell'amministrazione americana che ha contatti periodici con l'Olp. Qualche «differenza di accenti» è stata invece ammessa da Cossiga a proposito della Libia. Il presidente ha chiarito che non è stato fatto alcun accenno al recente viaggio di De Michelis a Tripoli e ha ribadito che la nostra politica verso la Libia è contraddistinta da «realismo e prudenza. I parenti e i vicini non ce li scegliamo noi — ha detto Cossiga parafrasando una battuta di Andreotti — mentre per gli americani che stanno dall'altra parte dell'Atlantico la situazione è diversa». Sulla droga Cossiga ha ripetuto a Bush che l'Italia approva il suo piano e che è decisa a non lasciare gli Usa soli nella lotta contro i trafficanti. Anzi da Cossiga e De Michelis è stata lanciata la proposta di ricercare, in sede Onu, un accordo allargato anche all'Urss e all'Est per lottare con maggiore efficacia contro il traffico di droga. Il ministro degli Esteri De Michelis, reduce dagli incontri con Baker e con i ministri Brady (Tesoro) e Cheney (Difesa), ha tratteggiato le prospettive dell'Alleanza Atlantica che richiedono, di fronte ai sommovimenti nell'Europa orientale, capacità di «integrare in un equilibrio più vasto le forze generate dal riformismo tumultuoso e anche disordinato dell'Est» ancorando questi Paesi, dopo il risanamento economico, alle istituzioni finanziarie internazionali. Per De Michelis si assiste a un deciso recupero della «centralità dell'Europa nei destini del mondo» che richiede una revisione dei «meccanismi di consultazione transatlantica» su cui l'Italia intende avviare una riflessione quando scatterà la sua presidenza Cee il prossimo anno. Si può archiviare questa visita di Stato sotto il segno delle eccellenti relazioni bilaterali, la cui profonda comunanza «non nasce e non è soltanto funzionale all'Alleanza Atlantica», come ha ricordato Cossiga. Fra i due presidenti si è stabilito un amichevole rapporto personale. L'altra sera, al brindisi del pranzo di gala alla Casa Bianca, Bush ha scherzato^Ul nome di Andy Capp, personaggio dei fumetti americani, scelto da Cossiga come radioamatore. E Cossiga, ancora giocando sulla parola handicap, ha ricordato di avere un altro illustre «collega» radioamatore, re Hussein di Giordania. [p. pat.) Conclusi i colloqui a Washington, Bush scherza sul nome da radioamatore di Cossiga