Renault aspetta Mitterrand

Renault aspetta Mitterrand L'intesa con la Volvo: Parigi deve azzerare i debiti della «Règie» Renault aspetta Mitterrand Due società comuni per auto e camion PARIGI NOSTRO SERVIZIO Sarà lord Brittan l'arbitro della fusione Volvo-Renault? La prossima settimana il primo ministro francese Michel Rocard si recherà a Bruxelles proprio per parlare con il commissario europeo incaricato della concorrenza. Sul tavolo ci saranno diversi dossier in contestazione tra Parigi e Bruxelles. E il più spesso è proprio quello dello statuto della Renault, in contestazione da oltre due anni. La Commissione europea non ha ancora dato il suo assenso per l'azzeramento dei debiti Renault (12 miliardi di franchi) e questo potrebbe essere un ostacolo nelle discussioni in corso tra Renault e Volvo. Lévy, presidente della Règie, ha messo a punto un «montaggio» audace. In un primo tempo la Renault potrebbe separarsi giuri¬ dicamente dalla sua attività automobilistica. Sarebbe l'applicazione del dogma «né privatizzazioni, né nazionalizzazioni» imposto da Frangois Mitterrand. La holding, la Règie Nationale des Usines Renault (Rnur) rimarrebbe un'impresa pubblica, mentre la filiale auto convolerebbe a nozze con la Volvo. I due gruppi metterebbero di fatto in piedi una holding comune nell'auto nella quale i francesi avrebbero la maggioranza. In contropartita il gruppo svedese otterrebbe il controllo di una seconda holding comune nella quale sarebbero raggruppati i veicoli industriali. Sposando le sue auto a quelle della Volvo la Renault in un sol colpo allargherebbe la sua parte di mercato europeo, riprenderebbe la via commerciale degli Stati Uniti (dove è bene impiantata) e troverebbe una soluzione al rompicapo delle vet¬ ture di alta gamma. Ma per far passare questo «montaggio» al ministero dell'Industria parigino, competente in materia, Raymond Lévy dovrà mostrarsi molto persuasivo. Il ministro Fauroux non vi è ostile per principio. Importante è che la capo holding rimanga nel girone pubblico, e comunque la questione dello statuto sarebbe risolta in un secondo tempo. In ogni caso l'ultima parola spetterà all'Eliseo, a Mitterrand. Il dubbio che aleggiava ieri negli ambienti della presidenza era quello di ritrovarsi con una capo holding Renault «conchiglia vuota». Dalla Svezia fanno invéce notare che l'eventuale fusione tra Volvo e Renault dovrebbe ricordare quella' intercorsa negli anni scorsi tra la svedese Asea e la svizzera Brown Boveri. Paolo Potetti

Persone citate: Brittan, Brown Boveri, Michel Rocard, Mitterrand, Paolo Potetti, Raymond Lévy

Luoghi citati: Bruxelles, Parigi, Stati Uniti, Svezia