Tutti vogliono L'Enasa

Tuffi vogliono KEnasq Grandi manovre sulla fabbrica spagnola di autocarri Tuffi vogliono KEnasq La Fiat, per ora, ha molte cbances MADRID. «La Fiat è la società meglio piazzata per aggiudicarsi l'Enasa» (la società pubblica spagnola che fabbrica autocarri) per l'acquisto della quale sono in lizza anche altre imprese come la svedese Volvo, la tedesca Man-Daimler Benz e l'olandese Daf, che fa parte del gruppo Volvo: lo ha affermato ieri il giornale spagnolo «Ya», citando «fonti vicine al negoziato» e parlando degli incontri che l'amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, ha avuto martedì a Madrid con il ministro dell'Industria spagnolo, Claudio Aranzadi, e con il sottosegretario Fernando Panizo per un possibile acquisto dell'Enasa da parte della Fiat. Il gruppo spagnolo possiede 3 stabilimenti di produzione in Spagna e 2 di assemblaggio, uno in Gran Bretagna, l'altro in Venezuela, occupa 5800 persone ed ha una quota di mercato in Europa del 5,2% per veicoli pesanti (oltre le 16 tonnellate), con oltre 10.000 unità prodotte. Ha presenze commerciali in Spagna, Nord Africa, Paesi di lingua spagnola e Benelux. A Madrid si trovano anche, per incontri con le autorità spagnole sull'Enasa, il vicepresidente del gruppo Volvo, Gunnar Johansson, che accompagna il re Gustavo di Svezia nella sua visita privata in Spagna, e una delegazione della Man, guidata dal suo presidente Gotte e dal presidente della sezione autocarri della Mercedes, Helmut Werner. Sempre secondo il giornale spagnolo «Ya» «la complessità delle proposte rende però praticamente impossibile un accordo definitvo prima delle elezioni generali spagnole del 29 ottobre» e aggiunge che «la decisione finale per l'aggiudicazione dell'Enasa dipende direttamente da quanto deciderà l'Efim sull'installazione della società italiana del vetro (Siv) a El Ferrai», una località della Galizia, nella Spagna settentrionale. Nonostante la decisione Efim sulla Siv sia completamente estranea alle trattative Fiat per l'Enasa, l'inevitabile commi¬ stione tra economia e politica potrebbe, secondo quanto pubblicato sempre in questi giorni dalla stampa spagnola, procurare qualche problema alla Fiat. La battaglia è tuttora molto aperta e la situazione si presenta complessa. Il governo tedesco occidentale si è impegnato a fondo per favorire la posizione della Man, che ha promesso il lancio di un prototipo di autocarro dalle officine spagnole; la Daf sarebbe disposta a far entrare rappresentanti spagnoli nel suo Consiglio d'amministrazione; la Volvo conta addirittura sull'intervento diretto del re di Svezia; la Fiat, che «sembra aver fatto una forte offerta», come ha scritto il giornale economico «Cinco Dias», avrebbe allo studio, nel prossimo futuro, la realizzazione di una fabbrica di montaggio di automobili con una capacità di 200.000 vetture l'anno. Deve, comunque, ancora decidere se e dove farla, ma la Spagna sarebbe uno dei potenziali candidati. [r, vii.]

Persone citate: Cesare Romiti, Claudio Aranzadi, Dias, Fernando Panizo, Gunnar Johansson, Helmut Werner