l'uragano dollaro scuote i mercati valutari di Valeria Sacchi

La Borsa prende quota (e Kjjj recupera il 2%) Dopo un agosto vivace le previsioni non sono ottimistiche, qualche buono spunto da Fiat, Mondadori e Olivetti La Borsa prende quota (e Kjjj recupera il 2%) Alla vigilia della risposta premi, Piazza Affari ritrova un po' di smalto MILANO. E' vigilia di risposta premi, e il listino si raddrizza un po'. Niente di speciale, un semplice segnale di tregua: l'indice Comit riesce a salire dello 0,63% a 695,73. Ma nessuno si illude: nonostante le aspettative, l'autunno appare deciso a mantenersi sul tono minore, incurante dei progressi delle altre piazze estere, indifferente ai buoni risultati dell'industria, all'economia che tira. E' vero che su piazza Affari grava un cumulo consistente di aumenti di capitale, ma questo non basta a spiegare il clima di stagnazione nel quale il mercato è tornato a vivacchiare, dopo un vivacissimo agosto. Ma agosto, si sa, è un mese particolare, da sempre: nel'parterre rarefatto per via delle vacanze, non è difficile per gli operatori professionisti giostrare dei rialzi, dei brevi fuochi d'artificio. Col rientro d'autunno le cose cambiano: se il rialzo non ha basi solide, non può reggere a lungo. E se la clientela rimane alla finestra, guardinga e non convinta, il listino scivola. E' quello che è successo alla Borsa italiana, entrata da più di un mese in stato di apnea. E allora si potrebbe anche pensare che, tutto sommato, non spiaccia a molti che questi aumenti di capitale cadano in periodi di scarso entusiasmo, dal momento che i prezzi bassi possono servire a mettere a posto delle posizioni senza grandi sforzi finanziari. Quanto ai consorzi di garanzia, che si prendono in collo i titoli non sottoscritti, non ci sono rischi: prima o poi la Borsa ripartirà e il ricollocamento dei titoli ripagherà l'attesa. Più lungimiranti, gli stranieri continuano ad essere presenti, vendendo e acquistante), ma certamente il loro peso non è in questo momento tale da spostare l'asse degli umori, che si mantengono prudenti. E, di pari passo con la malinconia, anche il volume di affari rimane su bassi livelli. Ieri, tuttavia, qualche buono spunto si è presentante Prima di tutto è stato in parte riassorbito il ribasso delle Ifi privilegiate, che hanno guadagnato l'I,98 per cento riportandosi a 25.800 lire. La precisazioni da parte dei vertici della finanziaria, con l'assicurazione che il pacco Ifi ritornerà in seno al gruppo Fiat, hanno cancellato le incertezza. In ripresa anche Fiat, che ha guadagnato lo 0,59%, migliorando le posizioni nel dopolistino, con spunti superiori all' 1 % hanno avuto Snia e Fidis. Tra i titoli delle grandi holding industriali, in recupero ( + 0,76%) Montedison, Eridania e Olivetti (+ 1,02%). Debole resta invece Enimont mentre, nei gruppi Iri e Eni riprendono a correre Sip, Sme ed Italgas. Grande interesse intorno ai valori di Mondadori sui quali si è riaccesa la corsa: Mondadori privilegio guadagna addirittura il 5,14%, l'ordinaria il 2,2% Hanno recuperato anche gli assicurativi e parecchi bancari. Buoni i progressi Latina e Fondiaria, la prima con uno spunto superiore al 3%, la seconda con un rialzo dell'1,61%. Meno brillanti, anche se migliorano di qualche frazione, Generali e Ras. Una certa attività ha interessato il titolo Mediobanca, che si è riportato sopra le 28.000 lire, e nel complesso un po' di movimento c'è stato anche sulle banche Iri. Caso da segnalare: Interbanca, che ha perso quasi il 7%. Nonostante i ricuperi diffusi del listino, le previsioni degli operatori rimangono prudenti, non fosse altro che per un fatto ben preciso: il giro d'affari continua a mantenersi assai mode¬ sto, segno evidente che la clientela non si decide a muoversi. E' vero però che, sugli attuali prezzi, può tornare un interesse all'acquisto. Che appare logico, purché fatto in un'ottica non di breve, ma di medio periodo. Le Borse estere continuano a marciare a livelli assai superiori ai nostri, ed è quindi possibile prevedere che, presto o tardi, anche piazza Affari finisca per ritrovare un giusto passo di marcia. Ieri Mediobanca ha annunciato di aver chiuso anticipatamente il collocamento di titoli Euro Disneyland in Italia, riservato esclusivamente a investitori istituzionali. Le domande sono state superiori di quattro volte ai quantitativi disponibili. L'offerta complessiva sui mercati europei ha riguadato 85,8 milioni di azioni per un controvalore di 1.336 miliardi. Valeria Sacchi

Persone citate: Mondadori, Olivetti

Luoghi citati: Eridania, Italia, Latina, Milano, Montedison